In questi giorni il servizio di monitoraggio dei pollini di Arpa FVG segnala la presenza in regione, ed in particolare a Trieste, di pollini di Maclura pomifera, una pianta parente del gelso, della famiglia delle Moraceae.
La Maclura è una pianta di origine americana, non invasiva, generalmente poco usata in Friuli Venezia Giulia sia nel verde pubblico che nei giardini privati. Fa eccezione la città di Trieste dove la Maclura è diffusa come alberatura stradale o presente in alcuni parchi pubblici, come ad esempio in via Carnaro, in via dell’Eremo e nel Parco del Farneto.
La singolare presenza di questa specie nella città di Trieste rappresenta un’eredità della presenza Anglo-americana nel periodo di amministrazione provvisoria a fine conflitto (1945-1954). La specie fu importata soprattutto come imponente opera di rimboschimento del Parco del Farneto, dopo la distruzione del bosco durante la seconda guerra mondiale per rifornire le truppe di legna da ardere.
Le principali particolarità di questa specie sono:
- i pollini, molto simili a quelli del gelso, presenti in aria tra fine aprile e maggio;
- i frutti riuniti in pesanti infruttescenze di colore verde che, a fine estate, possono dare problemi di gestione a causa dell’impatto sull’asfalto e sulle auto in sosta. Da queste infruttescenze deriva uno dei nomi volgari di questa pianta “albero delle palle di cannone”.
Della stessa famiglia della Maclura sono presenti in Friuli Venezia Giulia il gelso bianco e il gelso nero, tipici della campagna friulana, e il gelso della carta (Broussonetia papyrifera), di origine asiatico-orientale, introdotto in Europa nella metà del XVII secolo ed oggi presente come specie avventizia in quasi tutta Italia.
(Si ringrazia per la consulenza il dott. Francesco Panepinto del Servizio Strade e Verde Pubblico del Comune di Trieste)