La Strategia Marina è stato il focus del secondo appuntamento del ciclo d’incontri di “A misura di mare: in viaggio per la sostenibilità” che si è tenuto il 24 giugno a Trieste sul Molo Audace. Gli eventi sono organizzati da Arpa FVG in collaborazione con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale – Porti di Trieste e Monfalcone, e si pongono l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla sostenibilità dell’ambiente marino.
Durante l’incontro sono state evidenziate le pressioni che insistono sugli ecosistemi marini causate da diverse fonti di inquinamento. Sono infatti numerosi i fenomeni anomali che hanno caratterizzato gli ultimi tempi quali, ad esempio, l’abbondante proliferazione di meduse e della “noce di mare”. Oggi più che mai si manifesta l’esigenza di cambiare rotta e di ridurre l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi marini.
Per far fronte a tale esigenza nel 2008 il Parlamento europeo ed il Consiglio dell’Unione Europea hanno emanato la Direttiva quadro Marine Strategy-Strategia Marina (Direttiva 2008/56/CE). La direttiva è uno strumento innovativo per la protezione dei mari, che si pone l’obiettivo di raggiungere il “buono stato ambientale” per tutte le acque marine. Raggiungere tale obiettivo significa preservare la diversità ecologica, la vitalità dei mari e degli oceani per lasciarli puliti, sani e produttivi anche alle generazioni future.
Nell’ambito del programma Marine Strategy, Arpa FVG a partire dal 2015, anno di inizio del primo ciclo sessennale di controllo, ha intrapreso 170 campagne di monitoraggio effettuando diverse attività di raccolta dati, tra cui la la presenza di specie aliene, di rifiuti marini spiaggiati e galleggianti, di microplastiche e l’analisi del “clima acustico” subacqueo.
Il rumore subacqueo, una nuova frontiera di indagine, è stato un altro tema affrontato durante l’incontro a Trieste. Da molti anni è noto come il suono svolga un ruolo fondamentale nella vita di molti organismi, compresi quelli marini. Il rumore subacqueo può interferire negativamente con la comunicazione, il comportamento, la fitness e la sopravvivenza delle specie. Nonostante la Comunità Europea, grazie alla Direttiva Marine Strategy, fornisca gli strumenti per far fronte a questa problematica, la disponibilità di dati sul rumore antropico subacqueo in Italia è scarsa o molto frammentata. A tal fine Arpa FVG, anche in collaborazione con l’Area Marina Protetta (AMP) di Miramare, è impegnata attivamente in molteplici attività, sia a livello nazionale che internazionale. Le esperienze maturate dall’Agenzia consentiranno a breve di avviare una collaborazione con ISPRA per la stesura delle prime linee guida nazionali che definiranno gli standard metodologici da adottare nei futuri programmi di monitoraggio.
La Strategia Marina rivolge un occhio di riguardo al tema rifiuti in mare o spiaggiati. Le stime di Arpa FVG indicano la presenza media annua in Friuli Venezia Giulia, dal 2015 al 2020, di 801 oggetti spiaggiati ogni 100 m di litorale. Una quantità di rifiuti ingente, probabilmente sottostima, tenendo presente che il valore obiettivo di qualità fissato dall’Unione Europea pari a 20 oggetti/100 m.
I monitoraggi ambientali, come quelli previsti dal programma Strategia Marina, consentono di creare numerose banche dati e di conoscere in dettaglio lo stato dell’ambiente marino, ma hanno il limite di essere onerosi. I tempi, quindi, iniziano ad essere maturi per un salto di qualità che permetta di affiancare alle reti di monitoraggio, sistemi di osservazione con l’uso di satelliti, boe, radar, ed altri sensori elettronici all’avanguardia. In tal senso alcune strumentazioni sono già utilizzate in programmi operativi come, ad esempio, i monitoraggi svolti utilizzando aeromobili dotati di sofisticate termocamere.
Solo così, in un futuro non troppo lontano, potremmo dare delle risposte immediate per gestire correttamente i fenomeni anomali o improvvisi.
Nel corso dell’incontro, inoltre, Arpa FVG ha presentato i risultati del secondo e terzo ciclo di controlli nelle aree balneabili del Friuli Venezia Giulia effettuati nel mese di maggio e giugno. Il monitoraggio effettuato il 18 e il 20 maggio ha dato esito favorevole in tutte le zone ad esclusione delle località di Marina Nova e Lido di Staranzano. In questi due siti, l’Agenzia ha effettuato un secondo campionamento degli indicatori di contaminazione fecale che ha dato esito favorevole; si è trattato quindi di un inquinamento di breve durata causato presumibilmente dalle piogge del giorno precedente che hanno favorito l’accumulo di inquinanti nelle zone costiere. I risultati delle analisi effettuate nel mese di giugno (14 e 15 giugno), invece, hanno dato fin da subito esito positivo. In nessun sito sono stati rilevati superamenti dei limiti di legge.
In conclusione, il Direttore di Arpa FVG Stellio Vatta, ha presentato una nuova pagina web realizzata dall’osservatorio meteo dell’Agenzia dedicata alle informazioni di dettaglio sulle condizioni meteorologiche del mare. La pagina web è stata rivista sia nei contenuti che nell’impaginazione con l’obiettivo di consentire all’utente di accedere a tutte le informazioni con pochi click.
La pagina contiene dettagliate previsioni di marea, la cui utilità è particolarmente sentita durante la stagione autunno-invernale in concomitanza con i fenomeni di acqua alta, e le previsioni dell’altezza dell’onda e della raffica massima del vento sull’Alto Adriatico, estese fino a 5 giorni, con scansione temporale da 1 a 6 ore.
Durante l’evento è stato, infine, proiettato il video “Il mare sotto sopra, l’impegno di Arpa FVG nella Marine Strategy“ che, seguendo la giornata tipo di tre esperti ambientali di Arpa FVG, racconta le attività di monitoraggio svolte dall’Agenzia per lo studio e la salvaguardia dell’ecosistema marino nell’ambito della Marine Strategy.