Al vaglio degli inquirenti le cause scatenanti: incidente o dolo.
Un vasto incendio, lo scorso mercoledì, è divampato nella discarica di rifiuti solido-urbani nella piattaforma “La Martella” di Matera.
I tecnici ARPAB del’Ufficio “Servizio tecnico aria, controllo e verifica emissioni e valutazione qualità dell’aria ” e “Struttura suolo, rifiuti e siti contaminati” sono intervenuti tempestivamente sull’area interessata di 40mila mq2 installando un ulteriore laboratorio mobile nella zona interessata dall’incendio (orientato verso il centro urbano di La Martella) oltre alla centralina fissa già posizionata verso il centro urbano.
I valori di benzene e di idrocarburi non metanici sono i primi dati rilevati dalla centralina fissa ARPAB che risultano essere superiori rispetto ai valori mediamente registrati dalla stazione.
È stato messo in funzione, inoltre, un campionatore ad alto volume per catturare le diossine sprigionatesi i cui filtri saranno all’esame dei laboratori dell’ARPA PUGLIA che nei prossimi giorni fornirà i risultati dei valori.
Grazie all’ausilio della strumentazione è possibile monitorare gli effetti del rogo in base all’orientamento del vento che ha contribuito in queste ore alla diffusione degli inquinanti e alla propagazione dell’aria irrespirabile.
Per rilevare le ricadute delle sostanze sui terreni, nell’area circostante la discarica incendiata, sono stati posizionati i deposimetri.
Attualmente l’incendio è in fase di estinzione e presumibilmente sarà estinto nel giro di un paio di giorni secondo le previsioni del comandante dei vigili del Fuoco.
“I tecnici Arpab nell’immediatezza sono giunti sul posto lo scorso mercoledì attivandosi senza sosta e allestendo una vera e propria unità di crisi composta anche da me e dal Direttore Tecnico Scientifico” ha osservato il Direttore Generale dell’ARPAB Antonio Tisci. “Siamo certi di aver attivato i migliori strumenti possibili per fornire alla popolazione e alle Autorità tutti i dati relativi all’impatto ambientale di questo evento. Successivamente, ha aggiunto il vertice dell’ARPAB, proseguiremo nella verifica degli effetti anche a lungo termine sull’ambiente.”