Un contingente di 2600 tecnici impegnati nei controlli presso gli impianti industriali italiani a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Sono questi i numeri che descrivono l’impegno del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente sul fronte delle ispezioni AIA-Seveso e che sono stati al centro dell’evento organizzato da Snpa nell’ambito del Green Symposium di Napoli. Dal 15 al 17 settembre la seconda edizione della manifestazione partenopea ha visto confrontarsi sul tema della ripartenza del Sud e dell’economia circolare le istituzioni, associazioni, imprese ed esperti del settore, con al centro l’urgenza di colmare un deficit infrastrutturale e impiantistico grazie alla grande opportunità offerta dal Piano di ripresa e resilienza.
Quando si parla di impianti e infrstrutture non si può tralasciare il tema dei controlli ambientali: Snpa ha presentato a Napoli un report su quanto è stato fatto da Ispra e dalle Agenzie nel 2019 sulle 6400 installazioni sottoposte ad Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA) e sui 500 stabilimenti oggetto di ispezioni “Seveso”. Oltre 7000 impianti, di competenza nazionale e regionale, sui quali vengono effettuate ispezioni da parte di un quarto del personale di Snpa. Con un impegno molto rilevante in Lombardia – dove sono presenti 1843 impianti AIA pari al 30% del totale nazionale e 261 “Seveso”, oltre il 50% di quelle italiani – e un numero elevanto di controlli anche in Veneto ed Emilia Romagna.
“C’è un grande sforzo operativo da parte del Sistema Snpa in termini di controllo e di elaborazione dei dati ambientali – ha detto Marco Lupo, direttore di Arpa Lazio e vice presidente Snpa – A fronte di questo lavoro, continua a rimanere irrisolto il nodo dei mancati decreti attuativi, dopo 5 anni dall’entrata in vigore della legge costitutiva di Snpa, decreti che dovrebbero sancire il ruolo dei nostri ispettori. Occorre, certo, una specifica formazione, anche in collaborazione con le Procure, affinché gli ispettori possano svolgere funzioni di pg”.
Un riconoscimento atteso anche dalla magistratura, come ha sottolineato Egle Pilla del Tribunale di Napoli: “Il rapporto con Snpa è necessario e proficuo. La legge costitutiva di Snpa ha previsto norme che riguardano l’attività giurisdizionale e l’esistenza di soggetti indipendenti che assumano la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. Solo con i decreti attuativi della legge 132 questo ruolo sarà effettivo e il lavoro dei tecnici potrà entrare nei processi in tribunale”.
Nonostante la lacuna normativa, sono numerosi gli interventi straordinari che già oggi vengono eseguiti dalle Agenzie a supporto dell’autorità giudiziaria, come ha ricordato Stefano Sorvino direttore di Arpa Campania (intervento integrale sul canale Youtube di Arpa Campania) . Su tutto c’è poi la prospettiva del Pnrr. “I controlli ambientali non sono un orpello fastidioso davanti alla ripresa del Paese – ha detto Alessandro Bratti direttore generale di Ispra – bensì una tutela soprattutto per le imprese innovative che propone il Pnrr”.
C’è anche bisogno di riordinare le competenze dei controlli nel nostro Paese: secondo Elisabetta Perrotta, direttore di Assoambiente, spesso le imprese si trovano ad avere molteplici ispezioni da parte di soggetti diversi. Va comunque detto, ha specificato la rappresentante delle associazioni di impresa, che i controlli possono portare ad effetti benefici sulle opposizioni da “effetto NIMBY” da parte dei cittadini e rassicurare la popolazione sugli impatti per la salute.
Prevenzione, premialità e gestione sostenibile rimangono la principale forma di gestione degli impianti per le imprese. Cionostante i casi di danni all’ambiente provocati al territorio e le “non conformità” riscontrate nel 2019 dimostrano che i controlli sono necessari. Lo dimostrano i numeri delle “non conformità” ricordati da Alfredo Pini, Direttore Dipartimento Valutazioni e Controlli di Ispra: nel 21% dei casi esaminati sono state applicate agli impianti sanzioni amministrative, nel 19,5% una sanzione penale.
“E’ un’attività proficua quella eseguita nei confronti del sistema produttivo del Paese e oggi siamo di fronte e sfide fondamentali – ha proseguito Bratti – Con il Pnrr saranno proposte strutture nuove e tecnologicamente avanzate, che sicuramente avranno impatti sul territorio e andranno verificate in maniera attenta a tutela della salute dei cittadini. Le strutture tecnico-scientifiche in grado di farlo ci sono e oggi ne abbiamo presentato l’impegno. La sfida è aperta, la discussione con i decisori politici anche. Chiediamo di essere tra i protagonisti di questo processo e usufruire delle risorse necessarie per affrontare le sfide che attendono il Paese”.
E’ possibile riascoltare interventi al Green Symposium sul canale Youtube di Arpa Campania.
Altri articoli: Al Green Symposium 2021 il Rapporto Snpa sui controlli ambientali