Alcune agenzie hanno pubblicato i primi resoconti sulla qualità dell’aria del 2021, elaborati grazie alle informazioni provenienti dalle centraline automatiche. I report presentano i primi dati rilevanti sull’inquinamento atmosferico, che saranno completati nei prossimi mesi con le analisi di laboratorio di tutti i parametri rilevati e le statistiche.
Pubblichiamo i contributi, rimandando per gli approfondimenti ai siti delle diverse agenzie.
Arpa Veneto
Nel 2021 nessun superamento del valore limite annuale del biossido di azoto con dati confrontabili con il 2020. Per le polveri PM10 e PM2.5 non si registrano superamenti dei rispettivi limiti annuali, mentre il valore limite giornaliero del PM10 è rispettato in 10 centraline su 37. Per l’ozono si segnala un diffuso superamento del valore obiettivo, ma sono meno numerosi rispetto al 2020 gli episodi di superamento della soglia di informazione.
Primi dati qualità dell’aria 2021 in Veneto
Arpa Piemonte
Da una prima valutazione dei dati relativi al particolato PM10, si rilevano prevalentemente concentrazioni medie annue inferiori o, al più, uguali all’anno precedente. Il numero di giornate con concentrazioni medie giornaliere superiori al valore limite è in gran parte inferiore a quelle registrate nel 2020, come anche risulta ridotto, rispetto all’anno precedente, il numero di stazioni oltre il limite di 35 giorni su base annua.
Prime valutazioni sulla qualità dell’aria nel 2021
Arpa Lombardia
Presentata in una conferenza stampa della Regione l’analisi dei dati di qualità dell’aria in Lombardia nell’anno 2021. Per il PM10, in tutte le stazioni del territorio regionale è stato rispettato il valore limite sulla media annua di 40 µg/m³ anche nel 2021, per il sesto anno dal 2014, con le eccezioni del 2015 e del 2017. Registrato un miglioramento del PM2.5 rispetto al 2020. Per il biossido di azoto, confermato il trend in diminuzione su un periodo più lungo. Per l’ozono, complessivamente il 2021 ha fatto registrare una situazione migliore rispetto al 2020 in riferimento al numero di superamenti delle soglie di informazione e di allarme ma si sono registrati – come anche negli anni precedenti – diffusi superamenti sia del valore obiettivo per la protezione della salute, sia di quello per la protezione della vegetazione.
Qualità aria, i dati 2021 provincia per provincia
Arpa Liguria
I superamenti dei limiti nel corso dell’anno appena trascorso riguardano la media annuale del biossido di azoto in 3 postazioni da traffico su 5 nel comune di Genova. Per l’ozono si segnalano complessivi 21 superamenti della soglia di informazione (180 µg/m3 sulla media oraria), senza mai raggiungere la soglia di allarme. Infine, per le polveri sottili PM10, nessuna centralina ha superato il valore di 50 μg/m3 per più di 35 volte/anno.
Qualità dell’aria, prime indicazioni sui dati del 2021 in Liguria
Arpa Friuli-Venezia-Giulia
2021 di segno opposto a quanto accaduto nel 2020 per quanto riguarda la qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia. Da un lato le stazioni di misura di Arpa hanno rilevato un aumento dell’ozono, dall’altro un consolidato trend di leggera riduzione del PM10 nelle aree più impattate da questo inquinante.
Più ozono e meno polveri nel 2021
Arpae Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna i livelli misurati dalla rete regionale della qualità dell’aria mostrano per il 2021 concentrazioni medie per quasi tutti gli inquinanti in linea o lievemente inferiori rispetto a quelle osservate nell’ultimo quinquennio. I valori medi annuali di PM10 e PM2.5, risultano ampiamente entro i limiti di legge. Sono stati osservati superamenti del valore limite giornaliero di PM10, a causa di condizioni invernali meteorologicamente sfavorevoli, ma risulta rispettato ovunque il limite per la media annuale.
Il limite sulla media annuale di biossido di azoto è stato superato in una sola stazione, mentre non ci sono stati superamenti del valore limite orario.
I livelli di concentrazione di ozono e il numero di superamenti delle soglie continuano a superare gli obiettivi previsti dalla legge.
La qualità dell’aria nel 2021 in Emilia-Romagna
Arpa Lazio
Sono stati registrati superamenti dei valori limite previsti dalla legge in relazione alle polveri sottili PM10 nell’agglomerato di Roma (centralina “Tiburtina”) e nella zona “Valle del Sacco” (centraline “Cassino”, “Ceccano” e “Frosinone Scalo”), in relazione al biossido di azoto (NO2) nel solo agglomerato di Roma (stazioni “Fermi” e “Francia”) e in relazione all’Ozono nell’agglomerato di Roma e nelle zone “Valle del Sacco” e “Litoranea”.
Valutazione preliminare qualità dell’aria Lazio 2021
ARPA Marche
Nelle Marche i valori del PM10 hanno rispettato in tutte le 17 stazioni sia il limite giornaliero (50 μg/m3, max 35 volte/anno) che la media annua (40 µg/m3), così come il dato del PM2.5, il cui valore limite annuale (25 μg/m3) non è stato superato in nessuna stazione. Dati positivi anche per il biossido di azoto (NO2), con valori conformi alla legge sia per media annuale che per limite orario in tutte le stazioni.
Il valore obiettivo dell’ozono è stato superato in una sola stazione, così come la soglia di informazione (180 μg/m3), mentre non si è avuto superamento della soglia di allarme (240 μg/m3) in nessuna stazione.
Biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio sono rimasti entro i limiti di legge in tutte le stazioni di rilevamento.
Qualità dell’aria 2021: i primi dati nella regione Marche
Arta Abruzzo
I valori registrati nel corso del 2021 dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria della Regione Abruzzo mostrano concentrazioni medie di polveri sottili (PM10) sempre inferiori ai 40 μg/m3 previsti dalla norma. Nessuna delle 16 stazioni di misurazione gestite da Arta ha, inoltre, superato il valore limite giornaliero di PM10. I livelli medi annuali di PM2.5, in tutto il territorio abruzzese, risultano inferiori al valore obiettivo, così come i livelli di ozono. Entro i limiti di legge in tutte le centraline anche i valori di benzene, monossido di carbonio e anidride solforosa.
Qualità dell’aria: in Abruzzo valori nei limiti
Arpa Toscana
Un primo esame dei dati della Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria della Regione Toscana, relativi al 2021, fornisce un quadro informativo sugli inquinanti più critici nella nostra regione, come PM, NO2 e O3.
Le elaborazioni confermano quanto già osservato negli ultimi anni:
- per il PM10 soltanto una stazione di fondo della piana lucchese non rispetta pienamente il limite per il numero di superamenti della media giornaliera
- per il biossido di azoto soltanto una stazione di traffico presente all’interno dell’agglomerato urbano fiorentino non rispetta pienamente il limite per la media annuale
- per l’ozono il 40% delle stazioni non rispetta pienamente il valore obiettivo per la salute della popolazione, pur non avendo mai raggiunto la soglia di informazione.