Nel 2021 ARPAT ha ricevuto 1.148 segnalazioni provenienti dalla cittadinanza. Rispetto ai dati degli ultimi anni: 824 nel 2020, 1.216 nel 2019, 1.407 nel 2018, si osserva un aumento delle segnalazioni nel 2021 rispetto al 2020, anno d’inizio della Pandemia, il numero registrato nell’anno appena trascorso non si discosta di molto da quello del 2019.
Struttura territoriale | numero di segnalazioni ricevute |
Dipartimento di Firenze | 254 |
Dipartimento di Pisa | 181 |
Dipartimento di Empoli | 90 |
Dipartimento di Prato | 82 |
Dipartimento di Livorno | 76 |
Dipartimento di Pistoia | 71 |
Dipartimento di Arezzo | 64 |
Dipartimento di Lucca | 53 |
Servizio Versilia | 53 |
Dipartimento di Siena | 49 |
Dipartimento di Massa – Carrara | 35 |
Servizio Mugello | 33 |
Dipartimento di Grosseto | 30 |
Dipartimento di Piombino | 26 |
Agenti Fisici – Centro | 22 |
Agenti Fisici – Costa | 17 |
Agenti Fisici – Sud | 12 |
Il territorio da cui proviene il maggior numero di segnalazioni è quello corrispondente alla provincia di Firenze (Dipartimento di Firenze, Empoli e Settore Mugello), in questo ambito territoriale il numero di esposti ammonta a 377. Il territorio della provincia di Pisa, invece, fa registrare 181 segnalazioni di cittadini, seguito da quello della provincia di Lucca (Dipartimento di Lucca e Servizio della Versilia – Massaciuccoli) con 106. Infine il territorio provinciale di Livorno (Dipartimento di Livorno e Piombino) raggiunge un numero di segnalazioni pari a 102. Tutti gli altri si attestano su un numero di segnalazioni inferiore a 100.
L’inquinamento atmosferico, con o senza presenza di odori, si conferma anche nel 2021 il motivo prevalente delle lamentele dei cittadini alla nostra Agenzia.
Le segnalazioni che riguardano emissioni in atmosfera e maleodoranze ammontano a 428, seguite da quelle in cui si evidenziano problematiche legate
- ai rifiuti, 196
- al rumore, 180
- agli scarichi idrici, 151.
Per quanto riguarda, invece, l’andamento del procedimento inerente la gestione delle segnalazioni dei cittadini, i dati relativi al 2021 evidenziano che la durata media del procedimento è di 19 giorni a fronte di un termine massimo di 30 giorni fissato dal Regolamento interno all’Agenzia. Talvolta, di rado, il termine massimo è stato sforato a causa della complessità delle problematiche segnalate.
Con riferimento, invece, all’esito, questo procedimento può terminare in diversi modi, così accorpabili:
• controllo o comunicazione di un controllo programmato o richiesta di supporto ai Comuni chiamati ad effettuare verifiche preventive
• comunicazione di risposta predisposta sulla base della normativa che disciplina la materia e del patrimonio di conoscenze in possesso delle singole strutture
• archiviazione d’ufficio, trasmissione per competenza ad altri enti o ritiro da parte del segnalante.
Nella tabella sottostante riportiamo, nel dettaglio, l’esito dei procedimenti attivati lo scorso anno a seguito di esposti della cittadinanza.
tipologia di esito | numero di segnalazioni concluse con questo esito |
Effettuato accertamento – formulate osservazioni | 177 |
Effettuato accertamento – verificato regolare | 64 |
Effettuato accertamento – violazione di legge | 52 |
Elementi disponibili – verificato non regolare | 30 |
Elementi disponibili – verificato regolare | 87 |
Segnalazione/esposto ritiriato | 7 |
Prevista attività di controllo ambientale | 202 |
Richiesto ad ente titolare della funzione amministrativa se attivare il controllo ambientale | 204 |
Non di competenza | 261 |
Archiviazione d’ufficio | 61 |
A questo elenco, bisogna aggiungere tre segnalazioni ancora aperte, di cui non si può indicare l’esito.
Dai dati del 2021, per quanto riguada la conclusione del procedimento emerge in sostanza che
- diverse segnalazioni sono classificate come “non di competenza dell’Agenzia”, in totale 261
- 293 segnalazioni hanno attivato un controllo in campo mentre 117 hanno dato luogo a valutazioni documentali da parte del personale di controllo
- 202 segnalazioni sono state inserite in un programma di controllo
- 204 segnalazioni sono state inoltrate ad un ente territoriale, per lo più il Comune, al fine di determinare se attivare un controllo da parte di ARPAT anche in collaborazione con altre forze dell’ordine presenti sul territorio.