Anche quest’estate i concessionari balneari della costa veneta partecipano alla campagna sui rifiuti in spiaggia del progetto europeo Marless. Nove gli stabilimenti impegnati da Rosolina (Ro) a Bibione (Ve) nella raccolta e classificazione dei rifiuti, che nello specifico sono: Bibione mare Spa, Marina di Venezia (Cavallino tre Porti), Consorzio Arenili Caorle, Eraclea Beach, Dromo Srl (Rosolina), Tamerici Rosolina, Delta Tourist (Rosolina), Jambo srl (Jesolo), Eurobeach Jesolo.
Scopo dell’attività, oltre che di pulizia della spiaggia, è analizzare cosa si trova tra gli ombrelloni per poter individuare nuove strategie che limitino il più possibile l’abbandono dei rifiuti. L’attività è organizzata da Arpa Veneto, lead partner del progetto, con il supporto della Regione Veneto. Tra i concessionari coinvolti, alcuni già impegnati nella passata edizione, altri partecipano nel 2022 per la prima volta.
Dall’analisi dei rifiuti catalogati nella campagna del 2021 emerge che il tipo di spiaggia e la frequentazione diurna/notturna possono influire sulle quantità medie giornaliere. Grazie alle informazioni raccolte nello scorso anno, si sono già individuate semplici azioni per limitare la dispersione accidentale o volontaria dei rifiuti Ad esempio la presenza di “isole” dedicate ai fumatori in determinate aree dell’arenile sembra favorire una corretta gestione dei mozziconi, mentre la presenza dei coperchi sui cestini limiterebbe la dispersione dei rifiuti in casi di giornate particolarmente ventose.
Il questionario “Che rapporto hai con il mare?”. Per raccogliere ulteriori informazioni sulla consapevolezza del tema rifiuti in mare, Arpa Veneto ha sviluppato un questionario, che è stato lanciato in occasione della partecipazione del progetto Marless al Salone Nautico di Venezia lo scorso giugno, ed è qui riproposto. Il questionario è anonimo, richiede pochi minuti e può essere compilato fino al 3 agosto.
Interreg IT-HR Marless (Marine Litter cross-border awareness and innovation actions) affronta il problema dei rifiuti marini dell’Adriatico studiando le molteplici fonti di inquinamento e sviluppando azioni mirate a ridurre i costi ambientali e socio-economici. È coordinato da Arpa Veneto e coinvolge 13 partner tra Italia e Croazia, tra cui le regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Puglia.
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