I dodici punti classificati come acque di transizione sono presso foci fluviali e corpi idrici quali lagune costiere, con le caratteristiche tipiche delle zone umide
Il piano di monitoraggio delle acque superficiali, di cui le acque di transizione fanno parte, è descritto nella DGRT 847/13, in cui sono elencati 12 punti comprendenti le foci dei principiali fiumi
e lagune costiere della regione con le caratteristiche tipiche delle zone umide; non a caso alcune zone rientrano nella convenzione di Ramsar.
In ragione di questa loro caratteristica, i dati analitici relativi alle acque di transizione – TW – sono consultabili nella banca dati MAR insieme alle acque marino costiere.
Nel 2021 si è chiuso il triennio e quindi la classificazione è definitiva sia per lo stato ecologico che chimico. Lo stato ecologico non è completo, mancando gli indici biologici a causa delle difficoltà di
campionamento in aree di foce o in zone umide, spesso in secca. Lo stato chimico è declinato nelle tre matrici: acqua, sedimento e biota (quest’ultimo relativo ai due anni 2019 e 2020).
La matrice più critica si rileva quella dei sedimenti.
- ARPA Toscana
- Anno di pubblicazione: 2022
- Periodicità: Triennale
- Temi: Acque superficiali e sotterranee
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