La relazione riporta i risultati dell’attività di controllo alle emissioni delle centrali geotermoelettriche svolta dal Settore Geotermia di ARPAT nell’anno 2020; sono state verificate le emissioni di 7 centrali per un totale di 25 punti emissivi (diffusori uscita torre, entrata AMIS – Impianto di Abbattimento Mercurio e Idrogeno Solforato, uscita AMIS, collettore di centrale) oggetto di campionamento e misure.
In Toscana la produzione di energia elettrica tramite la coltivazione dei fluidi geotermici rappresenta un’importante fonte energetica alternativa, anche in considerazione del fatto che il calore geotermico è utilizzato per usi plurimi, tra i quali il teleriscaldamento di abitazioni e serre.
Nel 2020, a fronte di una produzione regionale netta di 16009,2 GWh, il contributo dei 36 gruppi geotermoelettrici (compresa la produzione della centrale a biomasse Cornia 2), è stato pari a 5646,9 GWh, riuscendo così a coprire il 31,3% del fabbisogno elettrico regionale.
La Regione Toscana, a partire dal 1996, ha affidato ad ARPAT lo svolgimento delle attività ritenute significative per valutare la sostenibilità e la compatibilità ambientale della coltivazione dei fluidi geotermici.
- ARPA Toscana
- Anno di pubblicazione: 2022
- Periodicità: Annuale
- Temi: Emissioni
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