Dal 28 al 30 settembre, in Val Badia, si è tenuto il convegno ” Il ruolo del monitoraggio nello studio e gestione del rischio idrogeologico per la tutela del territorio montano”, organizzato dalla sezione italiana della IAEG (International association of engineering geology), ASITA (Associazioni scientifiche per le informazioni territoriali e ambientali), AIGA, (Associazione Italiana Geologia Applicata e Ambientale), AIGEO (Associazione Italiana di geografia fisica e geomorfologia) e Provincia di Bolzano.
Sul banco dei relatori si sono alternati, fra gli altri, i rappresentanti delle più prestigiose università italiane, del CNR, delle università austriache e tedesche.
Gli argomenti trattati sono quelli tipici per la riduzione del rischio nelle aree montane non solo italiane ma anche austriache e tedesche: le varie tecniche di controllo delle frane, la modellazione delle frane, le forme del paesaggio, le colate.
Per Arpa Lombardia, hanno partecipato Maria Luisa Pastore e Luca Dei Cas, con interventi sulle attività del CMG-Centro di monitoraggio geologico lombardo e la definizione delle linee guida Snpa per il controllo delle frane. Le relazioni si sono incentrate in particolare sulle attività degli ultimi anni e sulla gestione dei sistemi di monitoraggio con finalità di allertamento per la salvaguardia delle vite umane.
Carla Iadanza, di Ispra, ha presentato la piattaforma IdroGEO sul dissesto idrogeologico, l’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia e la proposta tecnica elaborata da ISPRA, Regioni e ARPA di potenziamento delle reti di monitoraggio in situ delle frane, nell’ambito del PNRR.