Mercoledì 21 dicembre, in un webinar trasmesso da Ricicla tv, Ispra ha presentato l’edizione 2022 del Rapporto Rifiuti Urbani, con i dati relativi all’anno 2021.
Giunto alla sua ventiquattresima edizione, il rapporto è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare dell’Ispra, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’Ambiente. Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, si intende fornire un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato di supporto al legislatore per orientare politiche e interventi adeguati, per monitorarne l’efficacia, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive.
Cosa emerge dal rapporto
Ripresa del pendolarismo e ritorno del turismo in Italia, dopo la crisi pandemica, sono tra le principali cause dell’aumento della produzione di rifiuti urbani in Italia nel 2021. La crescita, tuttavia, appare inferiore a quella del PIL e dei consumi delle famiglie. Risultati nel complesso significativi per la raccolta differenziata: 64% la media nazionale.
Nonostante nell’ultimo decennio il ricorso alla discarica si sia ridotto del 52%, occorre dimezzare in tempi brevi questa forma di smaltimento, che riguarda quasi 5,6 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (il 19% dei rifiuti prodotti). Particolare attenzione da parte dell’Europa è rivolta agli imballaggi e ai rifiuti da imballaggio. Con l’applicazione delle nuove metodologie di calcolo gli obiettivi previsti per il 2025 sono praticamente già raggiunti per tutte le frazioni di imballaggio, ad eccezione della plastica.
Sul fronte del PNRR, il 2021 è stato l’anno della prima attuazione del Piano grazie all’adozione delle riforme strutturali associate alla missione transizione verde ed economia circolare (M2C1). Obiettivo è dotare tutto il Paese di una rete omogenea di impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti, colmando il divario esistente fra Nord e Centrosud e riducendo i conferimenti in discarica. Sono 2,1 i miliardi di euro destinati alle due linee di investimento per le attività di gestione dei rifiuti (1,5 miliardi) e a progetti innovativi di economia circolare (600 milioni). Ispra è impegnata nell’attività di selezione dei progetti.
Tutti i dati nel dettaglio, sono pubblicati e scaricabili dal sito del Catasto Nazionale dei Rifiuti: http://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it/
Il comunicato stampa completo è disponibile qui
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