Tutto è iniziato nel 2021 con un sondaggio per capire come si spostavano i dipendenti per recarsi al lavoro. Dalle risposte emerse un notevole utilizzo della bicicletta, pari al 15% del totale degli spostamenti in caso di multi modalità (cioè uso di bici e un altro mezzo come il treno) e 10% in caso di utilizzo esclusivo. Inoltre molti si dichiararono disposti a lasciare l’auto in garage in caso di incentivi come il bike to work, “buoni mobilità” per l’acquisto di una bicicletta elettrica o l’installazione di spogliatoi per chi doveva percorrere molti chilometri.
Arpav quindi approvò il primo Piano degli spostamenti casa-lavoro che prevedeva il “Bike to work” con un incentivo di 25 centesimi al chilometro. Nel 2021 i dipendenti hanno percorso in bici 20.900 chilometri facendo risparmiare all’ambiente 3.3 tonnellate di CO2 con una media di 43 km al mese per lo spostamento casa-lavoro. Nel 2022 gli aderenti all’iniziativa sono stati 75 e i dati sui chilometri percorsi sono in fase di elaborazione.
Alla fine del 2022 l’Agenzia ambientale del Veneto, dopo aver sondato di nuovo il parere dei propri dipendenti, ha adottato il nuovo Piano degli spostamenti casa lavoro. Ovviamente c’è la proroga all’incentivo al bike to work ma non solo, le novità sono molte fra cui il car sharing aziendale con il noleggio di autovetture elettriche, l’installazione di stazioni di ricarica elettrica e sono in corso di valutazione alcune convenzioni per bici e monopattini elettrici.
Per ArpaVeneto l’idea di coniugare il welfare aziendale con la sostenibilità ambientale diventa ogni giorno di più realtà.