Con circolare del 13 febbraio, il Ministero della Salute ha sottolineato che la condizione indispensabile per i laboratori autorizzati a eseguire le analisi relative alla verifica del permanere delle caratteristiche delle acque minerali naturali riconosciute, ai sensi dell’articolo 7 del D.M. 10/02/2015, è l’attestazione di conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025.
Viene stabilito un periodo transitorio, della durata di 18 mesi a partire dalla data della circolare stessa, durante il quale sarà applicato l’approccio di accreditamento per gruppi di prova, come definiti dal Rapporto ISTISAN 19/7.
Successivamente, l’accreditamento dovrà essere conseguito “per singole prove, ivi comprese le analisi microbiologiche, in funzione dei parametri per cui il Laboratorio intende eseguire le analisi di riconoscimento o di verifica annuale.”
Il periodo transitorio è stato introdotto per supportare un processo di accreditamento graduale e sostenibile, fermo restando che i laboratori sono comunque tenuti a garantire la correttezza tecnica e l’utilizzo di metodi analitici coerenti con quelli indicati dalla normativa vigente.
Il laboratorio di Arpa FVG ha già accreditato il panel analitico relativo alle acque minerali naturali, mentre quello relativo alle prove sul campo (in sorgente) verrà completato alla fine del 2023, con largo anticipo rispetto alle scadenze previste dalla circolare ministeriale, a conferma dell’attenzione da sempre dedicata alla qualità dei controlli effettuati per tutelare la salute dei cittadini.