Nel 2022 sono stati analizzati 208 punti. I risultati confermano quanto evidenziato nei precedenti rapporti: se si escludono i punti dell’area influenzata dall’inquinamento, i tre della Provincia di Treviso (punto 117 di Casale sul Sile, 758 di Farra di Soligo e 766 di Paese) in cui sono state rilevate con continuità concentrazioni attorno ai 100 ng/L o più di PFAS totali in quasi tutte le campagne eseguite e il punto 680 di Villafranca Veronese con frequenti superamenti del valore soglia per il PFOS, nella maggior parte dei punti in cui è stata rilevata la presenza, la stessa si è presentata in tracce solamente in una o due occasioni. I congeneri ritrovati più frequentemente si confermano essere l’acido perfluorobutanoico (PFBA), l’acido perfluorobutansolfonico (PFBS) e l’acido perfluoroottanoico (PFOA), quello con le concentrazioni più elevate è il PFOA. I tre punti che non raggiungono il buono stato chimico a causa del superamento, in termini di concentrazione media annua, di almeno uno dei valori soglia fissati con il decreto 6 luglio 2016 del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sono: il punto 153 di Lonigo (VI) con 932 ng/L di PFOA lineare, il punto 3046 di Vicenza con 329 ng/L di PFOS lineare e 5397 ng/L di PFOA lineare e il punto 680 di Villafranca di Verona (VR) con 51 ng/L di PFOS lineare.
- ARPA Veneto
- Anno di pubblicazione: 2023
- Periodicità: Annuale
- Temi: Acque superficiali e sotterranee
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