La Conferenza delle Nazioni unite sul clima di Dubai (Cop28) si è chiusa mercoledì 13 dicembre con un accordo approvato nella seduta plenaria, con l’obiettivo di mantenere l’impegno di limitare l’incremento della temperatura globale entro 1,5 °C.
Tra i contenuti dell’accordo finale si evidenziano:
- l’assunzione di un “bilancio globale” (Global stocktake) per accelerare l’azione sul clima prima della fine del decennio
- il riferimento al superamento dei combustibili fossili per raggiungere la neutralità climatica al 2050
- l’invito a un nuovo impegno nei contributi determinati a livello nazionale (Ndc)
- un nuovo obiettivo di triplicare le rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030
- l’accelerazione degli sforzi per eliminare gradualmente la produzione di energia da carbone senza compensazioni
- l’eliminazione graduale dei sussidi inefficienti alle fonti fossili
- l’accelerazione delle tecnologie a zero e a basse emissioni, tra cui il nucleare e le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio.
“Abbiamo lavorato duramente per garantire un futuro migliore per i nostri popoli e per il nostro pianeta. Dovremmo essere orgogliosi di questo risultato storico” ha affermato alla conclusione dei lavori il presidente della Cop28, Sultan Al Jaber.
“Non abbiamo voltato pagina sull’era dei combustibili fossili – ha riconosciuto il segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni unite sul cambiamento climatico (Unfccc) Simon Stiell – ma questo risultato è l’inizio della fine. Ora tutti i governi e le imprese devono trasformare queste promesse in risultati di economia reale, senza indugi”.
“L’intesa raggiunta a Dubai tiene conto di tutti gli aspetti più rilevanti dell’accordo di Parigi e delle istanze, profondamente diverse tra loro, dei vari Stati, che tuttavia riconoscono un terreno e un obiettivo comune, con la guida della scienza. Per questo, riteniamo il compromesso raggiunto come bilanciato e accettabile per questa fase storica, caratterizzata da forti tensioni internazionali che pesano sul processo di transizione. L’Italia, nella cornice dell’impegno europeo, è stata impegnata e determinata fino all’ultimo per il miglior risultato possibile”. Così il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Approfondimenti
La pagina dell’Unfccc sulla Cop28 di Dubai