Giovedì 14 dicembre nelle acque protette di Capo Mortola, nel comune di Ventimiglia (Liguria), si è svolta l’operazione di messa a dimora di quattro individui di 𝘗𝘪𝘯𝘯𝘢 𝘯𝘰𝘣𝘪𝘭𝘪𝘴. Gli esemplari erano da qualche mese nel laboratorio di Camogli, dopo essere stati prelevati nella Laguna Veneta.
Il giorno precedente si è tenuta una riunione, coordinata da Arpa Liguria – capofila del progetto – per modulare alcune azioni in questa fase molto delicata, dove si registra una significativa moria delle pinne in tutto il Mar Mediterraneo (dalla Spagna alla Turchia). Il progetto, a carattere innovativo e sperimentale, richiede un aggiornamento costante.
Lo scorso giovedì le condizioni meteomarine erano accettabili e – dopo un complesso iter burocratico, per ottenere l’autorizzazione al trapianto – i ricercatori del Centro del Mare di Arpa Liguria (Alessandro Dagnino, Paolo Moretto e Claudia Riccio), quelli dell’Università di Genova e di Shoreline, si sono immersi per trapiantare le pinne in aree idonee, identificate in precedenti sopralluoghi.
Su ogni individuo è stata poi posizionata una speciale griglia metallica per proteggerlo da possibili danni meccanici e da oggetti trasportati dalla corrente; a partire dalle prossime settimane cominceranno quindi i periodici monitoraggi per controllare lo stato di salute delle pinne.