PM10: l’andamento tendenziale
Dall’analisi statistica dei trend per il PM10 nel decennio 2013-2022 emerge che non è possibile individuare un trend statisticamente significativo generalizzato. Infatti si osserva un trend decrescente statisticamente significativo solo nel 45% dei casi (208 stazioni di monitoraggio su 462). Sulla porzione di campione considerato per il quale è stato individuato un trend decrescente statisticamente significativo, si osserva una riduzione media annuale del 2,1% (-5,9% ÷ -0,9%). In generale, tale riduzione è stata più marcata nel primo quinquennio, mentre nel secondo l’andamento tendenziale sembra andare verso una situazione di stabilità, con livelli confrontabili tra i vari anni e oscillazioni dipendenti dalle condizioni meteorologiche.
Il 2023 sembra modificare in senso positivo l’andamento tendenziale. Infatti da una prima analisi emerge una riduzione media di circa il 15% dei livelli annuali registrati nel 2023 rispetto alla media del decennio 2013-2022. Anche in termini di rispetto del valore limite giornaliero si osserva un progressivo aumento del numero di stazioni dove il limite è rispettato (89% rispetto al 63% del 2013 e all’80% del 2022).
Rapporto “La qualità dell’aria in Italia” – edizione 2023 (periodo 2013-2022)
La qualità dell’aria in Italia nel 2023 – nota stampa
Il 2023 in breve
La qualità dell’aria in Italia nel 2023 – Introduzione
PM10: la situazione nel 2023
-> PM10: l’andamento tendenziale
PM2,5: la situazione nel 2023
PM2,5: l’andamento tendenziale
Biossido di azoto: la situazione nel 2023
Biossido di azoto: l’andamento tendenziale
Ozono: la situazione nel 2023
Ozono: l’andamento tendenziale
Le sfide per il futuro a medio-termine
Snpa e l’informazione sulla qualità dell’aria
Note metodologiche
Altre risorse
La qualità dell’aria in Italia nel 2022
Rapporto “La qualità dell’aria in Italia – edizione 2020”
Giornate di studio sulla caratterizzazione chimica del particolato atmosferico. Bologna 27-28 novembre 2023