Acque di balneazione
Cosa sono
Le acque di balneazione sono acque superficiali (acque costiere, acque di transizione, acque interne non sotterranee) nelle quali l’autorità competente prevede che venga praticata la balneazione e non ha imposto un divieto permanente di balneazione.
In Italia le acque costiere e di transizione adibite alla balneazione si estendono lungo 5.326 chilometri (dal totale sono escluse le acque di balneazione marine della Sicilia, dove il monitoraggio non è a cura del Snpa). Le acque di fiumi e laghi adibite alla balneazione si estendono lungo 662 chilometri (nel totale in questo caso sono incluse anche Lombardia e provincia di Trento, dove il monitoraggio non è a cura del Snpa).
Le acque adibite alla balneazione sono individuate da ciascuna Regione o Provincia autonoma mediante appositi elenchi. In corrispondenza di porti, aree militari, aree protette (zona A), foci fluviali, le acque non sono adibite alla balneazione e vengono vietate in maniera permanente per motivi diversi dall’inquinamento.
In determinati casi, anche le acque adibite alla balneazione sono vietate ai bagnanti, in modo temporaneo o permanente. Una delle cause che fanno scattare un divieto temporaneo di balneazione è il superamento dei limiti di legge per le concentrazioni di Escherichia coli ed enterococchi intestinali, cioè i parametri microbiologici, ritenuti indicatori di contaminazione fecale, che determinano la balneabilità secondo la normativa europea.
In questo caso, i prelievi vengono intensificati nel tratto interessato, fino alla risoluzione delle cause di inquinamento e all’esito favorevole dei campionamenti. Divieti temporanei di balneazione possono essere adottati anche in altre situazioni, e anche indipendentemente dal monitoraggio microbiologico.
Ogni anno, dopo la fine della stagione balneare, le acque di balneazione sono classificate di qualità eccellente, buona, sufficiente o scarsa secondo il sistema di classificazione europeo, sulla base delle ultime quattro annualità di monitoraggio.
Cosa facciamo
Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente effettua il monitoraggio delle acque di balneazione (ispezioni, prelievi, analisi, comunicazioni alle autorità, valutazione della qualità) in tutte le regioni e province autonome, tranne in Lombardia, in provincia di Trento e in Sicilia, territori questi ultimi in cui il monitoraggio è a cura del sistema sanitario.
La normativa prevede che le Regioni e Province autonome determinino la durata della stagione balneare e, prima del suo inizio, individuino le acque di balneazione, con il relativo punto di monitoraggio. Ogni acqua di balneazione è caratterizzata da un profilo che riporta una descrizione dettagliata dell’area e delle pressioni che vi insistono.
I campionamenti sono effettuati secondo un calendario prestabilito: la frequenza dei controlli deve essere almeno mensile durante la stagione balneare, salvo intensificazione dei controlli in caso di criticità. In aggiunta ai parametri microbiologici che determinano la balneabilità, in ogni punto di campionamento è prevista anche la rilevazione di parametri chimico-fisici quali trasparenza, temperatura, salinità.
Le Arpa svolgono anche un monitoraggio di sorveglianza per organismi potenzialmente tossici (cianobatteri, alghe come Ostreopsis ovata) sia nelle acque marine sia in quelle lacustri, propedeutico all’eventuale adozione di misure restrittive nelle condizioni previste dalla normativa. Inoltre, le Agenzie per l’ambiente effettuano anche prelievi straordinari in caso di anomalie, ad esempio presenza di schiume e colorazioni anomale, con indagini volte anche ad accertare eventuali contaminazioni chimiche (tensioattivi e idrocarburi).
L’adozione dei divieti di balneazione è normalmente un compito dei Comuni, che devono adeguatamente segnalarli. La normativa di riferimento è costituita dal decreto legislativo 116 del 2008, che recepisce la direttiva europea 2006/7/CE, e dal decreto ministeriale 30 marzo 2010.
Alcuni numeri
Il monitoraggio (dati 2024) delle acque di balneazione costiere e di transizione viene svolto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente lungo 5.326 chilometri, per un totale di 4.028 aree, a cui si aggiungono 334 chilometri di rive di laghi e fiumi balneabili, per un totale di 371 acque di balneazione “interne” (sono escluse Lombardia, provincia di Trento e Sicilia, dove il monitoraggio è a cura del sistema sanitario). Ogni anno le agenzie per l’ambiente effettuano oltre 28mila prelievi allo scopo di valutare la balneabilità dei tratti di mare, di laghi e di fiumi.
Alcuni risultati
I risultati (dati 2024) mostrano che 5.090 km di tratti marini (il 95,6% della costa monitorata dal Snpa) sono inseriti nella classe di qualità “eccellente”, la più alta prevista dal sistema di classificazione europeo. Se si aggiungono anche i tratti con classificazione “buona” (153 chilometri, pari al 2,9% del totale) si arriva al 98,5%. Inoltre, 32 km (0,6%) rientrano nella classe di qualità “sufficiente”, 44 km in qualità “scarsa” (0,8%).
I chilometri di costa in qualità “eccellente” raggiungono percentuali molto elevate in ogni regione, con punte superiori al 98% in Puglia (99,7%), Friuli Venezia Giulia (99%), Sardegna (98,4%) e Toscana (98,2%). Le differenze su valori prossimi o superiori al 90%, che in tutti gli ambiti regionali testimoniano la qualità ottima delle nostre acque di balneazione, sono attribuibili anche alle specifiche caratteristiche delle coste monitorate.
Percentuali analoghe emergono per la qualità delle acque di balneazione di laghi e fiumi: sui 662 km su cui avviene il monitoraggio (inclusi i territori non monitorati dal Snpa), 630 km sono bagnati da acque di qualità eccellente, pari al 95,2% del totale monitorato. 20 km sono in qualità buona (3,1%), 6 km in qualità sufficiente (0,9%), 1 km in qualità scarsa (0,2%).
Risorse online sulle acque di balneazione
Piemonte
Acque di balneazione in Piemonte (a cura di Arpa Piemonte)
Liguria
Acque di balneazione in Liguria (a cura di Arpa Liguria)
Lombardia
Acque di balneazione in Lombardia (sito della Regione Lombardia)
Bolzano
Acque di balneazione in Alto Adige (a cura di Appa Bolzano)
Trento
Acque di balneazione del Trentino (servizio a cura dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari della Provincia autonoma di Trento)
Veneto
Acque di balneazione del Veneto (a cura di Arpa Veneto)
Friuli Venezia Giulia
Classificazione delle acque di balneazione
Bollettino acque di balneazione
Ostreopsis ovata
Meduse e altri organismi gelatinosi
(a cura di Arpa Friuli Venezia Giulia)
Emilia-Romagna
Acque di balneazione in Emilia-Romagna (a cura di Arpae Emilia-Romagna)
Toscana
Acque di balneazione in Toscana (a cura di Arpa Toscana)
Umbria
Acque di balneazione in Umbria (a cura di Arpa Umbria)
Marche
Acque di balneazione nelle Marche (a cura di Arpa Marche)
Lazio
Acque di balneazione in Lazio (a cura di Arpa Lazio)
Abruzzo
Acque di balneazione in Abruzzo (a cura di Arta Abruzzo)
Molise
Acque di balneazione in Molise (a cura di Arpa Molise)
Campania
Acque di balneazione in Campania (a cura di Arpa Campania)
Basilicata
Acque di balneazione in Basilicata (a cura di Arpa Basilicata)
Puglia
Acque di balneazione in Puglia (a cura di Arpa Puglia)
Calabria
Acque di balneazione in Calabria (a cura di Arpa Calabria)
Sicilia
Acque di balneazione in Sicilia (sito Regione Siciliana)
Monitoraggio Ostreopsis ovata (a cura di Arpa Sicilia)
Sardegna
Acque di balneazione in Sardegna (monitoraggio a cura di Arpa Sardegna – sito della Regione Sardegna)
App
Alcune agenzie forniscono informazioni sulla qualità delle acque di balneazione anche attraverso app per dispositivi mobili (smartphone e tablet):