Biossido di azoto: l’andamento tendenziale
Nel decennio 2013-2022 è stato individuato un trend decrescente statisticamente significativo nell’82% delle stazioni di monitoraggio, con una riduzione media annuale del 3,4% (-8,8 % ÷ -0,9 %).
Il 2023 si inserisce nel solco degli ultimi 10 anni per quanto riguarda l’andamento tendenziale di riduzione dei livelli di NO2: infatti, da una prima analisi emerge una riduzione media di circa il 19% dei livelli annuali registrati nel 2023 rispetto alla media del decennio 2013-2022; nel 92% delle stazioni è stata osservata una riduzione rispetto alla media dei dieci anni precedenti.
Su base nazionale, considerando l’insieme di stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio, il 2023 è stato uno degli anni con i livelli più bassi negli ultimi dieci anni, registrando una riduzione di 10 µg/m³ rispetto al 2013 (pari a circa il 37% e coerente con la riduzione media annuale descritta sopra).
Rapporto “La qualità dell’aria in Italia” – edizione 2023 (periodo 2013-2022)
La qualità dell’aria in Italia nel 2023 – nota stampa
Il 2023 in breve
La qualità dell’aria in Italia nel 2023 – Introduzione
PM10: la situazione nel 2023
PM10: l’andamento tendenziale
PM2,5: la situazione nel 2023
PM2,5: l’andamento tendenziale
Biossido di azoto: la situazione nel 2023
-> Biossido di azoto: l’andamento tendenziale
Ozono: la situazione nel 2023
Ozono: l’andamento tendenziale
Le sfide per il futuro a medio-termine
Snpa e l’informazione sulla qualità dell’aria
Note metodologiche
Altre risorse
La qualità dell’aria in Italia nel 2022
Rapporto “La qualità dell’aria in Italia – edizione 2020”
Giornate di studio sulla caratterizzazione chimica del particolato atmosferico. Bologna 27-28 novembre 2023