Dove va la meteorologia italiana

Con l’istituzione dell’agenzia ItaliaMeteo, prevista dalla legge di bilancio 2017, l’Italia per la prima volta avrà un coordinamento nazionale per la meteorologia civile, che cambierà il panorama delle previsioni e dei tanti servizi a esse legati. Il servizio in Ecoscienza 1/2018 offre un primo contributo di riflessione sulla situazione attuale e le prospettive.
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Finalmente un sistema nazionale per meteo e clima

Dei tredici esperti componenti del Comitato di indirizzo previsti nel decreto successivo alla legge di istituzione dell’agenzia ItaliaMeteo, tra i rappresentanti regionali designati, quattro sono in forza nelle Arpa, ai quali si aggiungono due rappresentanti dell’Ispra. Si tratta di un importante riconoscimento del ruolo del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) nel quadro che va delineando il primo servizio meteorologico e climatologico nazionale civile. L’editoriale in Ecoscienza 1/2018.
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La collaborazione europea per previsioni più precise, intervista a Florence Rabier

Quali saranno i nuovi scenari possibili per la scienza meteorologica europea, anche alla luce del trasferimento del data centre europeo a Bologna? Quali saranno le relazioni con la nascente agenzia ItaliaMeteo? Florence Rabier, direttrice generale del centro europeo Ecmwf, risponde su Ecoscienza 1/2018 nel servizio dedicato alle prospettive della meteorologia italiana. Continua > Leggi tutto

Una meteorologia operativa all'altezza delle sfide

La nascita dell’agenzia ItaliaMeteo costituisce la grande occasione di mettere 
a sistema ambiti finora distinti all’interno di un unico contesto organizzativo autorevole e innovativo. Sarà centrale la funzione di coordinamento dei servizi regionali, che continueranno a concorrere al sistema. L’articolo in Ecoscienza 1/2018.
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EVENTI – Sostenibilità: a che punto siamo?

Il 31 maggio alle 15.00 si terrà a Padova l’incontro “Sostenibilità: a che punto siamo?” organizzato da Fondazione Lanza, Comune di Padova e rivista Ecoscienza di Arpae Emilia-Romagna, nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile. A 30 anni dal Rapporto Brundtland sullo sviluppo sostenibile, una occasione di riflessione e un approfondimento sui limiti e le prospettive del paradigma della sostenibilità. Continua > Leggi tutto

Il contributo dei droni per la mappatura

Le tecnologie di osservazione della terra possono fornire contributi efficaci alla conoscenza della presenza sul territorio di coperture in cemento- amianto e del loro stato di degrado. L’uso dei droni incontra però ancora forti limitazioni sia di tipo tecnologico che normativo, soprattutto in ambito urbano. L’esperienza di Arpa Lombardia.
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L’analisi delle rocce ofiolitiche in Liguria

L’amianto presente in natura è legato agli affioramenti di ofioliti, rocce inglobate nelle catene montuose. In italia la distribuzione delle ofioliti è molto disomogenea. La Liguria è caratterizzata da vasti affioramenti in alcuni settori del territorio. L’esperienza di Arpa nella caratterizzazione delle ofioliti. 
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La gestione del rischio amianto in Emilia-Romagna

La normativa italiana presenta alcuni limiti di applicabilità nei casi reali. Il primo Piano amianto della Regione Emilia-Romagna ha permesso di dare risposte concrete al tema della gestione dei materiali contenenti amianto. Il secondo piano, appena approvato, è un ulteriore passo avanti. Il Centro di riferimento regionale per l’analisi dell’amianto è in Arpae Emilia-Romagna, a Reggio Emilia.
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