Proteggiamo il suolo. Online Ecoscienza 1/2024
Conoscenza, gestione e valorizzazione di una risorsa da tutelare. Leggi tutto
L’inquinamento atmosferico determinato dalle attività antropiche è un fattore riconosciuto di rischio per la salute umana e per gli ecosistemi. L’inquinamento atmosferico dipende in modo complesso da una serie di fattori: l’intensità e la densità delle emissioni su microscala, su scala locale e regionale; lo stato fisico e la reattività delle sostanze disperse in atmosfera; le condizioni meteorologiche e l’orografia del territorio che influenzano il movimento delle masse d’aria, i meccanismi di diluizione o di accumulo degli inquinanti, la velocità di formazione e trasformazione delle sostanze, il trasporto a lunga distanza e la deposizione. Alcuni fenomeni si sviluppano su scale spaziali continentali, come nel caso del trasporto transfrontaliero delle sostanze acidificanti. Hanno, invece, una rilevanza globale le emissioni di sostanze che contribuiscono ai cambiamenti climatici e alle variazioni dello strato di ozono stratosferico.
Le reti di monitoraggio – gestite in Italia dalle ARPA/APPA – sono il principale strumento per la valutazione della qualità dell’aria, intesa come l’insieme delle attività che hanno come obiettivo quello di verificare se sul territorio di uno Stato siano rispettati i valori limite e raggiunti gli obiettivi stabiliti al fine di prevenire, eliminare o ridurre gli effetti avversi dell’inquinamento atmosferico per la salute umana e per l’ecosistema.
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A partire da lunedì 25 marzo fino a lunedì 1 aprile una parte consistente del territorio italiano è stato interessato da un importante afflusso di polveri provenienti dal Sahara, in corrispondenza del quale molte stazioni di monitoraggio del Snpa hanno rilevato concentrazioni elevate di particolato atmosferico. Leggi tutto
Presentati i dati 2023 sulla qualità dell’aria in Alto Adige: concentrazioni di biossido di azoto ancora in lieve calo rispetto all’anno precedente e con rispetto del limite annuale presso tutte le stazioni di misura. Lo Stato finanzia nuove misure per migliorare la qualità dell’aria. Leggi tutto
Con l’app Respira Campania è possibile visualizzare i dati di qualità dell’aria forniti dalla stazioni di monitoraggio Arpac. Si possono anche inviare segnalazioni su maleodoranze. Leggi tutto
Nel Rapporto annuale sulla qualità dell’aria in Valle d’Aosta nel 2023 è presentata la valutazione della qualità dell’aria a livello regionale, realizzata utilizzando gli strumenti che il D.Lgs. 155/2010 prevede per la valutazione: • la rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria • l’inventario regionale delle emissioni • il sistema modellistico regionale. Questo documento integra il Rapporto di sintesi pubblicato a marzo nel quale erano … Leggi tutto
Presentati a Terni i dati del monitoraggio dell’aria 2023 della rete di monitoraggio di Arpa Umbria Leggi tutto
Cambiamenti climatici e qualità dell’aria: lo studio di Arta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Pisa diventa pilota. Dati rassicuranti dalle stazioni abruzzesi sulle concentrazioni di ozono Leggi tutto
In questo periodo, e soprattutto in alcune zone d’Italia, si parla tanto di polveri sottili. Ma cosa sono? Un video di Arpa Liguria. Leggi tutto
I dati di PM10, biossido di azoto e ozono evidenziano nel 2023 una significativa riduzione delle concentrazioni, il miglioramento è evidente anche al netto delle condizioni meteo climatiche abbastanza favorevoli del 2023. Per la prima volta i valori limite del PM10 sono sostanzialmente rispettati in tutti i siti di misura di fondo, indicativi dell’esposizione media della popolazione. Le criticità legate al biossido di azoto sono … Leggi tutto
Il 15 marzo 2024 si è tenuta a Torino la presentazione del rapporto Qualità dell’aria in Italia 2023 con l’intervento, tra gli altri, del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Disponibile il video integrale dell’evento. Leggi tutto