L’espansione della specie in tutta la penisola e l’incremento numerico di questo predatore impone uno sforzo di aggiornamento delle conoscenze e la necessità di operare scelte di conservazione e gestione.
La popolazione italiana di lupi, ridotta negli anni ’70 a poche decine di individui localizzati nell’Appennino centro-meridionale, si è progressivamente espansa, arrivando a colonizzare tutta la penisola, compresa l’estrema propaggine della Puglia e l’intero arco alpino. Per questo Ispra è stato incaricato dal Ministero dell’Ambiente di elaborare e applicare un piano nazionale di monitoraggio, che permetta di raccogliere dati standardizzati per tutto il territorio interessato dalla presenza del lupo su distribuzione e abbondanza della specie, distribuzione e prevalenza dell’ibridazione con il cane domestico, diffusione dei danni agli animali domestici, applicazione ed efficacia dei metodi di prevenzione degli impatti.
Per l’avvio di questo programma l’Istituto organizza un convegno che si terrà a Roma il 3-4 dicembre al quale parteciperanno i principali esperti del lupo del mondo della ricerca, dei parchi, delle regioni e province autonome e del mondo delle associazioni.