Note metodologiche
I dati riportati relativi al 2022, elaborati dalle Arpa/Appa immediatamente alla fine dell’anno, comprendono solo una parte di quelli ottenuti da punti di misura non automatici, che richiedono determinazioni di laboratorio, e quindi saranno disponibili nei prossimi mesi.
Il processo di validazione dei dati consiste in step successivi e in alcuni casi non è ancora arrivato all’ultimo stadio. Nelle relazioni annuali regionali che verranno pubblicate a valle di questo iter, potranno apparire piccole difformità rispetto a quanto qui riportato. In particolare, non sono stati dedotti dai superamenti del PM10 quelli che possono essere attribuiti ad eventi di trasporto di sabbia desertica.
Nel caso della Calabria i dati disponibili sono relativi al solo periodo da gennaio a maggio 2022. Solo per quattro stazioni sono disponibili dati relativi all’intero anno.
I dati sono espressi in microgrammi per metro cubo (µg/m³).
Gli agglomerati sono zone individuate dalle Regioni ai fini della valutazione della qualità dell’aria sulla base dell’assetto urbanistico, della popolazione residente e della densità abitativa. Generalmente sono l’insieme di uno o più comuni principali (prevalentemente capoluoghi di regione o di provincia) e di un certo numero variabile di comuni di cintura o limitrofi. Fanno parte di agglomerati e ne costituiscono il comune principale Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Palermo, Catania, Messina, Cagliari.
In alcuni casi, più comuni capoluogo sono riuniti nello stesso agglomerato: Milano, Monza e Como in Lombardia, Pescara e Chieti in Abruzzo, Napoli e Caserta in Campania, tutti i comuni capoluogo in Calabria.
Indice
Il contesto socio-economico e i possibili riflessi sulle emissioni di inquinanti atmosferici
PM2,5: l’andamento tendenziale
Ozono: l’andamento tendenziale
Le sfide per il futuro a medio-termine
Snpa e l’informazione sulla qualità dell’aria
→ Note metodologiche