Tempo di vacanze. Nel settore turistico abbonda il “greenwashing”, cioè la pubblicità ingannevole che punta a far credere che il prodotto o servizio è genericamente green, senza però poterlo dimostrare scientificamente. Secondo lo studio ‘Sustainable travel report 2019’ di Booking.com i tre quarti (72%) dei viaggiatori pensa che sia necessario prendere decisioni di viaggio sostenibili, per salvare il pianeta e preservarlo per le generazioni future.
Più del 70% degli intervistati vorrebbe provare alberghi e location ‘green’, anche se molti non sanno come fare.
Grazie alla certificazione Ecolabel Europea è possibile riconoscere le strutture turistiche che sono impegnate a:
- usare energie rinnovabili e ridurre le emissioni climalteranti
- eliminare i prodotti usa e getta
- ridurre i rifiuti, i consumi energetici e idrici
- promuovere l’economia circolare, i prodotti locali, biologici e di stagione
- informare, educare e sensibilizzare il turista sulla protezione ambientale
e molto altro ancora previsto dai 67 criteri ecologici europei definiti secondo un sistema indipendente e scientificamente affidabile.
Ecco l’elenco delle strutture italiane che hanno aderito all’Ecolabel Europeo e che aiutano ad essere un consumatore responsabile e sostenibile anche in vacanza.
E’ stato compilato un documento in forma di check-list, velocemente compilabile, specificatamente rivolto alle aziende turistiche. Pur non avendo la pretesa di essere esaustivo e rigoroso, il documento permette, alla struttura che lo compila, di farsi un’idea sulla distanza da colmare per ottenere il marchio.