Arpatnews ha pubblicato una serie di interviste a diversi esperti, sia sul versante ambientale che su quello sanitario, sviluppando un confronto sulle possibili opportunità di collaborazione e sugli strumenti previsti dalle varie normative per le valutazioni di impatto ambientale e sulla salute.
Le agenzie ambientali sono nate a metà degli anni Novanta, in seguito ad un referendum popolare che sancì la separazione dal Sistema Sanitario Nazionale delle competenze ambientali, con l’intento di dare una maggiore forza ed attenzione alle problematiche ambientali. Da allora, il rapporto fra “ambiente” e “salute”, che passa anche dalle relazioni fra le agenzie ambientali, ora incardinate nel Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, e le varie articolazioni del mondo sanitario (aziende sanitarie locali, agenzie regionali per la sanità, Istituto Superiore di Sanità), non sono mai state particolarmente facili. Ambiente e salute sono in effetti due “mondi” strettamente connessi ma spesso molto distanti.
Per questo, nel luglio dello scorso anno, Arpatnews, il notiziario quotidiano di Arpa Toscana, ha promosso un confronto su varie questioni che fanno capo al tema “ambiente e salute” attraverso una serie di interviste ad esperti di entrambi i “versanti”, nell’intento di far emergere i diversi punti di vista, gli elementi critici esistenti e quindi favorire lo sviluppo di un dialogo costruttivo.
Fra gli argomenti trattati:
- cosa potrebbero fare le agenzie per la protezione dell’ambiente e gli enti/istituti/agenzie che operano in campo sanitario per favorire una maggiore integrazione ambiente-salute;
- il ruolo della “epidemiologia ambientale”, con suoi problemi in termini di tempistiche e incertezze, che non può essere l’unica disciplina utilizzata per le valutazioni di impatto, e quindi il ruolo di altre discipline, come, ad esempio, la “tossicologia”, nell’ambito del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente;
- i vari strumenti previsti dalla normativa a vari livelli e le loro interconnessioni: VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), VIS (Valutazione di Impatto Sanitario), VIAS) (Valutazione Integrata Ambientale e Sanitaria), AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale);
- la problematica se i limiti emissivi (normativi o definiti per gli specifici stabilimenti dalle autorizzazioni ambientali) possano/debbano essere “health-based” e quindi in grado di tutelare la salute della popolazione;
- la comunicazione del rischio e la possibilità di coinvolgere i cittadini attraverso forme di citizen science nelle attività di monitoraggio ambientale.
Di seguito i collegamenti a tutte le interviste già pubblicate, o in corso di pubblicazione (dalla più recente alla più “vecchia”):
- Ambiente e salute: il valore di fare sistema – (Eugenia Dogliotti, direttore del Dipartimento di ambiente e salute dell’Istituto superiore di sanità)
- Integrare ambiente e salute nelle Marche – (Mauro Mariottini, direttore del Servizio epidemiologia ambientale di Arpa Marche)
- Epidemiologia e salute ambientale – (Ennio Cadum, responsabile Dipartimento tematico per l’apidemiologia e la salute ambientale di Arpa Piemonte)
- Ambiente e salute: il punto di vista del ministero dell’Ambiente
Gli strumenti normativi per coniugare ambiente e salute – (Giuseppe Lo Presti, direttore Direzione generale per le valutazioni e autorizzazioni ambientali del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare) - Percezione del rischio, comunicazione, partecipazione e citizen science – (Annalaura Carducci, coordinatrice nazionale “Salute e ambiente” della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica)
- Ambiente e salute: il caso campi elettromagnetici – (Susanna Lagorio, Dipartimento di oncologia e medicina molecolare, e Alessandro Polichetti, Centro nazionale per la protezione dalle radiazioni e fisica computazionale, dell’Istituto superiore di sanità)
- Toscana: la rete regionale sanitaria in tema ambiente e salute – (Piergiuseppe Calà, responsabile Piano regionale di prevenzione, sicurezza alimentare, salute e ambiente della Regione Toscana)
- Ambiente e salute: l’esperienza pugliese – (Giorgio Assennato, già direttore generale di Arpa Puglia)
- Ambiente e salute: l’esperienza di Arpae Emilia Romagna – (Andrea Ranzi e Annamaria Colacci (Centro tematico regionale ambiente e salute di Arpae Emilia-Romagna)
- Ambiente e salute: il ruolo dell’epidemiologia ambientale
Ambiente e salute: gli strumenti di studio e valutazione – (Fabrizio Bianchi, responsabile Unità di ricerca epidemiologia ambientale e registri di patologia dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr.
BRAVISSIMI TUTTI PER I SERVIZI E PER LA VISIONE DI “FARE SISTEMA con AMBIENTE E SALUTE” e pensare Globale agire Locale, Buono per chi? Buono per tutti!
Invitate le Scuole a fare sistema con Ambiente e Salute, i Giovani sono la nostra risorsa!
Francesca