Nel 2020 Arpat ha ricevuto 824 segnalazioni provenienti da cittadini singoli o organizzati. Rispetto ai dati degli ultimi anni (1.216 nel 2019, 1.407 nel 2018) si osserva un drastico calo del numero di segnalazioni, calo già osservato a partire dai mesi di novembre e dicembre 2019, periodo che aveva corrisposto con la modifica delle modalità di presentazione delle segnalazioni alla nostra Agenzia.
Il territorio da cui proviene il maggior numero di segnalazioni è la provincia di Firenze (Dipartimenti di Firenze, Empoli e Settore Mugello), con 185, seguita da Pisa, con 134, Livorno (Dipartimenti di Livorno e Piombino) e Lucca 93, Pistoia 82. Seguono Prato, 59, Arezzo, 53, Siena 46, Grosseto 45 e Massa, 34.
Le strutture ARPAT maggiormente coinvolte nei procedimenti avviati dai cittadini sono il Dipartimento di Pisa con 122, Firenze con 112, Pistoia con 82, seguono con numeri pressoché simili Livorno, Prato e Versilia (rispettivamente 59, 57 e 55). Tutti gli altri con numeri inferiori a 50.
Rispetto alla popolazione totale (dati ISTAT 2020), si nota che nelle province di Pisa, Livorno e Pistoia la popolazione è più attiva nel presentare segnalazioni, mentre quella di Arezzo è meno propensa a rivolgersi alla nostra Agenzia.
I Comuni maggiormente interessati dalle segnalazioni dei cittadini sono Firenze, 63, Pisa, 58, Prato, 43, Pistoia, 35, e Livorno, 33:
- a Firenze, le segnalazioni sono provenienti, in prevalenza, dai Quartieri 1 (20) e 2 (18);
- a Pisa circa un terzo delle segnalazioni (17) provengono dal Litorale (zona di Calambrone e Tirrenia);
- a Livorno circa la metà delle segnalazioni (16) proviene dalla zona dell’ex Q1, corrispondente all’area Nord che comprende il Porto industriale, confinante con Stagno.
L’inquinamento atmosferico, con o senza presenza di odore, risulta il motivo prevalente delle segnalazioni dei cittadini in tutta la Toscana, con 325, seguito da rumore (155), scarichi idrici (110) e rifiuti (78). Per quanto riguarda le tematiche ambientali suddivise per province, anche in questo caso, si conferma che l’inquinamento atmosferico, emissioni con o senza odore, è risultato il principale problema lamentato.
L’andamento delle segnalazioni nel corso dell’anno mostra un numero costante di arrivi nei primi 5 mesi, cresce nei mesi estivi fino a settembre e subisce un forte calo a partire dal mese di ottobre quando si torna ai numeri della prima parte dell’anno. Guardando l’andamento per province si possono osservare alcuni picchi estivi, a Firenze nel mese di luglio, a Lucca nel mese di agosto e a Pisa nel mese di settembre.
Premesso che il regolamento ARPAT sul procedimento amministrativo prevede che le strutture abbiano un tempo massimo di 30 giorni per dare una prima risposta all’istanza del cittadino, possiamo dire che tutte rispettano il termine dato. Il tempo necessario per fornire la risposta dipende spesso dalla complessità delle problematiche segnalate. La durata media del procedimento nelle singole strutture va da un minimo di 7 giorni nel Dipartimento di Siena fino a 22 giorni in quello di Arezzo.
Alla fine di marzo 2020, tutte le segnalazioni pervenute risultano chiuse.
Con riferimento, invece, all’esito, si ha una situazione differenziata nelle diverse strutture.
Il procedimento in sostanza può terminare con una delle seguenti casistiche:
- controllo o comunicazione di un controllo programmato o richiesta di supporto ai Comuni chiamati ad effettuare verifiche preventive
- comunicazione di risposta predisposta sulla base della normativa e del patrimonio di conoscenze in possesso delle singole strutture
- archiviazione d’ufficio, trasmissione per competenza ad altri enti o ritiro da parte del segnalante
136 sono stati gli accertamenti effettuati a seguito di segnalazione mentre 156 sono i controlli programmati. Su questi ultimi seguirà una notizia di approfondimento.