Fra le 10 proposte presentate da Legambiente nazionale per l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund, per una ripartenza nel segno dell’ambiente, ce n’è una che interessa direttamente il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.
E’ inserita nel punto relativo alla “Lotta all’illegalità ambientale” nel quale, l’associazione ambientalista afferma: “…è fondamentale rimuovere la clausola di invarianza dei costi per la spesa pubblica prevista nella Legge 132/2016, che ha istituito il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, perché la sua applicazione porta inevitabilmente a risorse inadeguate nei controlli ambientali e sanitari. Parallelamente è fondamentale finanziare le attività atte a garantire su tutto il territorio nazionale le prestazioni essenziali delle Arpa per la tutela del diritto a un ambiente sano (Lepta).”
Queste poche righe sono dense di significato e di possibili ricadute positive per il SNPA e per l’ambiente, se venissero effettivamente recepite.
Legambiente ha elaborato 10 proposte per un uso sostenibile delle risorse del Recovery Fund per fare dell’Italia un Paese smart, in agosto, durante il tradizionale appuntamento estivo con Festambiente, la manifestazione nazionale dell’associazione ambientalista organizzata ogni anno a Rispescia (GR).
Lotta alla crisi climatica, economia circolare, innovazione industriale, mobilità ad emissioni zero, agroecologia, aree protette, turismo sostenibile, lotta all’illegalità ambientale, sviluppo della banda ultra-larga, finanza etica: è questo il solco nel quale, secondo Legambiente, il Governo dovrebbe lavorare per rendere il Paese smart e a misura di ambiente.