ll Natale è il periodo di festa più atteso dell’anno, in cui si respira un’atmosfera magica, piena di felicità e dove finalmente si ha un po’ di tempo da dedicare alle persone che amiamo. Purtroppo esiste un aspetto del Natale lontano dallo spettacolare scintillio che invade le città e le nostre case: questa tradizione è diventata l’emblema del consumismo e dello spreco eccessivo.
ARPATnews ha pensato di dare voce ai cittadini, in modo che possano essere loro a consigliare come rendere il periodo di Natale più sostenibile dal punto di vista ambientale, per questo ha contattato la comunità di hfarmer, un movimento di cittadini molto attivi e impegnati personalmente, ma anche sui social, su facebooke su Instagram, in iniziative di sensibilizzazione ambientale.
“Con hfarmer, un acronimo che rappresenta la figura del “buon coltivatore di valori ambientali”, colui capace di coltivare con pazienza e gesti semplici valori di rispetto e tutela della natura, condividiamo il pensiero che sia necessario acquisire la consapevolezza del grande valore che hanno le piccole scelte quotidiane nel determinare l’impatto ambientale dell’intera società.
Per questo abbiamo chiesto loro, come comunità di cittadini, di parlare da persone comuni ad altre persone comuni di qualche buon comportamento da mettere in pratica durante le feste natalizie, perché il buon esempio possa contaminare positivamente le comunità in cui viviamo, innescando un effetto virtuoso nel quale le proprie scelte attente e responsabili divengono contagiose.
Questi i suggerimenti proposti da hfarmer per un Natale sostenibile.
Albero e addobbi: meglio un albero sintetico o uno naturale?
Ecco il primo dilemma che ognuno di noi si trova ad affrontare all’avvento del Natale: “meglio acquistare un albero vero o uno finto? E cosa ci si fa poi con l’abete vero?”. L’albero sintetico è pratico sì, ma i materiali come plastica, metallo, colle e coloranti necessari a produrlo impattano sull’ambiente e una volta scartati possono essere difficili da riciclare o riusare.
Secondo noi la scelta migliore è quella di acquistare o noleggiare un abete vero con radici in un vivaio certificato, dove le piante sono coltivate appositamente allo scopo di essere utilizzate nel periodo natalizio e non comportano il disboscamento di aree forestali. Una volta passate le feste si potrà restituire l’abete al vivaio in cui lo abbiamo preso o scegliere di tenerlo a casa per l’anno successivo. Oppure, se abbiamo la possibilità, piantarlo nel nostro giardino. L’importante è non piantarlo in un bosco, pensando di fare una buona azione per la natura, in quanto non essendo probabilmente una pianta autoctona potrebbe creare dei problemi alla biodiversità del luogo.
Spostandoci poi sugli addobbi, al posto delle classiche palline di plastica, possiamo abbellire il nostro albero con decorazioni fatte da noi, con stoffe e oggetti riciclati. Cercando sul Web potremmo trovare tantissime idee per realizzarne di molto particolari, con oggetti che nemmeno pensiamo, dando spazio alla nostra creatività e rispettando l’ambiente.
Le lucine rappresentano un ingente spreco energetico, per cui utilizziamo quelle a risparmio energetico preoccupandoci di spegnerle quando non siamo a casa e durante la notte, momenti in cui nessuno le vedrebbe.
Regali ecosostenibili: cosa scegliere?
Diamo spazio alla nostra creatività e regaliamo a parenti e ad amici il nostro tempo: se amiamo la cucina o ci destreggiamo bene nel fai-da-te potremo autoprodurre qualcosa di originale, economico e che rispetti l’ambiente. Dalle marmellate ai cioccolatini, da una creazione artistica ad una borsa fatta a mano. Certamente questi regali saranno molto più significativi per chi li riceverà.
Se invece non possiamo autoprodurre i nostri regali, possiamo sempre scegliere qualcosa di utile, ad esempio acquistando qualche oggetto artigianale, favorendo così anche i produttori locali; oppure una pianta, che purificherà l’aria di casa, o una borraccia, utile per evitare di comprare bottigliette di plastica quando si è fuori casa.
Un bellissimo gesto di solidarietà sarebbe rivolgersi a qualche associazione di volontariato e donare il nostro tempo o un sostegno materiale a chi è in difficoltà.
Se vogliamo aiutare l’ambiente possiamo pensare di regalare un albero. Un albero è un regalo estremamente prezioso: rappresenta la vita, produce l’ossigeno che respiriamo, ci nutre. Facendo una donazione ad un’associazione di tutela ambientale potremo far piantare un albero da qualche parte nel mondo a nome di una persona a noi cara.
Imballaggi e carte regalo: come fare pacchetti eco-friendly?
Si dice che la lotta agli sprechi inizi dal packaging, ed è vero. Dopo la magia di scartare i regali ricevuti, ci ritroviamo sempre una montagna di carta e plastica, che inevitabilmente finiranno nella spazzatura. Ma con un po’ di attenzione possiamo evitare tutto questo spreco. Se possibile evitiamo qualsiasi tipo d’incarto, ad esempio se il regalo è autoprodotto basteranno un po’ di rafia naturale per fare un bel fiocco e della carta di giornale. Cercando sul Web troveremo molte idee originali per realizzare un pacco regalo con materiali di riciclo. Se invece ci rechiamo in un negozio scegliamo buste riutilizzabili.
Evitiamo, se possibile, gli acquisti online, i cui imballaggi sono responsabili dello spreco di una grandissima quantità di carta e plastica.
Pranzi e cene di Natale: come gestirli al meglio per evitare lo spreco?
È un dato di fatto che il Natale ormai è un periodo di grandi abbuffate. Dal cenone della Vigilia al pranzo della festa della Befana ci trasciniamo con amici e parenti da una tavola all’altra.
Durante questo periodo produciamo tantissimi rifiuti organici, che spesso sono composti da cibo ancora commestibile, che può quindi essere riutilizzato, evitando inutili sprechi e trasformando questo periodo di consumismo sfrenato in una festa sostenibile. Come? Il nostro primo consiglio è quello di non sprecare cibo. Non dobbiamo dimenticare che ciò che mangiamo ha un impatto enorme sull’ambiente in cui viviamo, quindi iniziamo dalla spesa. Scegliere con maggiore consapevolezza e responsabilità è il primo passo verso la sostenibilità. Innanzitutto facciamo un conto di quanti siamo e regoliamoci di conseguenza, non compriamo cose superflue. Scegliamo di fare i nostri acquisti dai produttori locali, rispettando il ciclo della natura e incentivando la filiera corta. Ovviamente è preferibile comprare frutta e verdura di stagione, controllandone la provenienza ed evitare i cibi imballati.
Passiamo poi all’apparecchiatura. Evitiamo accuratamente tutto ciò che è usa e getta, specialmente se in plastica, che oltre ad avere un terribile impatto ambientale è anche poco elegante da vedere. Se proprio non possiamo farne a meno scegliamo prodotti in materiale biodegradabile, o addirittura commestibile, e tovaglioli in carta. In ogni caso, rimanere sul classico è la scelta migliore per noi e per l’ambiente: tovaglia e tovaglioli di stoffa, piatti in ceramica, posate di metallo, bicchieri di vetro e, soprattutto, una buona compagnia! “