La campagna “Ci Riesco”, promossa da Pubblicità Progresso, pone al centro l’ambiente, cercando di diffondere la cultura dei comportamenti virtuosi. Su di essa e, più in generale sulla comunicazione ambientale, proponiamo una intervista ad Alberto Contri.
Per molte persone Pubblicità Progresso è sinonimo di pubblicità sociale e viene identificata con le campagne che ha realizzato in oltre 40 anni di attività, anche se oggi sviluppa progetti di comunicazione integrata e realizza, oltre a campagne sociali, molte altre attività. Attiva dal 1971 (prima come Associazione e poi, dal 2005, come Fondazione), Pubblicità Progresso ha promosso e promuove la comunicazione sociale di qualità.
Dal 2016 ha iniziato la campagna “Ci Riesco” che pone al centro l’ambiente, cercando di diffondere la cultura dei comportamenti virtuosi, declinando le modalità in cui si possono attuare, dimostrando che è utile metterli in pratica non solo per una responsabilità verso il pianeta e la natura, ma anche per il preciso tornaconto che ognuno di noi può trarne per sé, per le proprie tasche, per il futuro dei propri figli.
“Mai come in questo caso può essere dimostrata la validità di una nuova definizione di consumatori, che è consum-autori: cittadini che non intendono rinunciare ad un buon stile di vita ma che si comportano in modo tale da permettere a tutti di utilizzare al meglio le risorse naturali lasciando alle future generazioni un ambiente almeno non peggiore di quello che hanno trovato.”
Ed infatti la campagna si articola in otto temi: acqua, energia, aria, cibo, rifiuti, abitare, mobilità e salute. Per ciascuno di essi propone un decalogo di buoni consigli da seguire.
Nel 2017 la campagna prosegue con una nuova idea creativa, che nasce con l’obiettivo di rinnovare e consolidare i valori di solidarietà, sobrietà e solidarietà, utilizzando un tono di voce diverso da quello prettamente istituzionale. Lo stile della campagna è infatti più ironico, divertente, “comico”: un linguaggio fresco che si avvicina e coinvolge anche il mondo dei più giovani.
Da qui nasce la CIRIESCO SQUAD, un team-action originale e molto esilarante composto da 4 personaggi che incarnano i valori della sostenibilità, un gruppo di pronto intervento che si materializza quando si verificano comportamenti scorretti.
Un “eco-team” votato all’azione, che non denigra ma aiuta, non distrugge ma costruisce il comportamento virtuoso, con un atteggiamento “protettivo” nei riguardi del target. Perché capita a tutti di compiere, per distrazione o per una cattiva abitudine, un comportamento scorretto, ma basta poco per cambiarlo in un gesto virtuoso, che aiuta noi stessi e preserva il nostro futuro.
Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso dal 1999 è Alberto Contri, una voce autorevolissima nel mondo della comunicazione, in cui opera dal 1966, che, fra l’altro, interverrà alla prossima Summer School AssoArpa a Cagliari, nella sessione dedicata, appunto, a Comunicazione e informazione in campo ambientale”. A lui Arpatnews ha posto alcune domande.
Pubblicità progresso ha promosso nel 2016 e nel 2017 con la campagna “Ci Riesco” il tema della sostenibilità e dell’ambiente. Vuole spiegarci come mai questo impegno?
Con cadenza annuale dal 1971, e da qualche anno con cadenza biennale per le campagne che necessitano di agire maggiormente in profondità, il nostro CdA, con il supporto dei docenti universitari del nostro Network Athena, decide qual è il tema della campagna da fare. Nelle varie riunioni preparatorie abbiamo valutato la questione degli obiettivi dell’Agenda 2030 e i problemi che stanno emergendo ora con evidente drammaticità: cambiamenti climatici, siccità, crisi economica prolungata. Tra la decrescita felice di Latouche e la crescita felice di Morace, abbiamo scelto la seconda.
Ma ci siamo resi conto che l’unico modo per perseguirla senza problemi è un attento e parsimonioso uso delle risorse disponibili, eliminando gli sprechi.
Da qui una campagna che non si limita a sensibilizzare, ma fornisce una serie di decaloghi e consigli utili per la vita quotidiana dei cittadini, con continui aggiornamenti e soprattutto esempi di quanto si risparmia nel concreto attuando le buone pratiche.
Pensa che la Fondazione Pubblicità progresso potrà ancora dedicare in futuro una parte delle proprie attività al tema dell’ambiente?
La campagna, ora al secondo anno, proseguirà con tv e social media fino a metà 2018. Ma data l’ampiezza dei temi ambientali, pensiamo di farla continuare nei prossimi anni sui social media anche accanto alle nuove campagne.
È nato quest’anno il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente; sarebbe possibile, secondo lei, mettere in campo una collaborazione fra questa nuovo sistema a rete delle agenzie ambientali e la Fondazione Pubblicità progresso per proseguire questo impegno su sostenibilità e ambiente?
Più che possibile mi parrebbe doveroso. Per questo tipo di comunicazione sociale occorre fare il più possibile rete, per far circolare le informazioni utili e raggiungere i cittadini per sensibilizzarli e aiutarli nell’uso attento delle risorse naturali. Ho visto ad esempio, in occasione di un seminario a Gorizia, un bel video molto ben realizzato dalla sede Arpa locale, sul recupero dei cellulari usati: iniziative di questo genere possono essere condivise ad esempio sui nostri siti e diventare oggetto di news e informazioni per i mezzi di informazione. Inoltre potremmo sviluppare iniziative comuni.
Come cittadino che cosa si aspetta dall’attività di un’agenzia ambientale?
Di essere aiutato concretamente con consigli pratici e informazioni utili.
Come grande esperto di comunicazione, quali consigli può dare alle agenzie ambientali in termini appunto di comunicazione e informazione?
Considerare la comunicazione un argomento estremamente professionale, che non si può improvvisare e a cui occorre dedicare risorse adeguate. Mi permetto in proposito di segnalare un mio recente saggio (McLuhan non abita più qui? Evoluzione della comunicazione nell’era della costante attenzione parziale. Bollati Boringhieri 2017, 308 pagine, euro 18,70) in cui ci sono anche illustrate diverse case-history di comunicazione sociale internazionali realizzate con i più diversi approcci e investimenti (tv, social media, flashmob, branded entertainment…).
Saremmo anche disposti a tenere un seminario a livello nazionale per condividere le più avanzate tecniche in questo settore.
“Portare i rifiuti speciali in discarica” sarebbe uno dei buoni consigli per la gestione dei rifiuti ? Ma farsi dare una mano da qualcuno su un tema complesso come quello dei rifiuti no ?!? qualcuno che almeno conosca il significato del termine “rifiuti speciali” che conosca la differenzia tra rifiuti speciali e rifiuti urbani tra rifiuti pericolosi e non pericolosi, tra discarica e centro di raccolta ….?!? no ?!?