Il tema dell’inquinamento diffuso è di particolare interesse sotto il profilo tecnico e giuridico. Un tavolo tecnico istituito nell’ambito del ministero dell’Ambiente (Mattm) ha discusso e condiviso alcuni orientamenti con i soggetti coinvolti, tra cui il Sistema nazionale di protezione dell’ambiente (Snpa).
Articolo in Ecoscienza 6/2017
L’articolo 239, c.3 del Dlgs 152/06 demanda alle Regioni la disciplina, degli interventi di bonifica e ripristino ambientale per le aree caratterizzate da inquinamento diffuso, fatte salve le competenze e le procedure previste per i siti oggetto di bonifica di interesse nazionale (SIN) e, comunque, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal decreto in materia di bonifica.
All’interno dei SIN per i quali la titolarità dei procedimenti di bonifica è attribuita al Mattm (art. 252 Dlgs 152/06), ricadono aree potenzialmente interessate da fenomeni di inquinamento diffuso, che interessano:
• il suolo e in particolare:
– aree agricole
– giardini pubblici in aree urbane
– arenili
• le acque sotterranee, in particolare a causa di:
– presenza diffusa di superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione per composti organici (es. organoclorurati)
– presenza diffusa di superamenti dei valori di fondo per composti inorganici (es: arsenico, boro, solfati, in vari SIN).
A fronte delle richieste di supporto tecnico di alcune Regioni e per garantire omogeneità di approccio, il Mattm ha istituito un Tavolo tecnico con lo scopo di raccogliere le esperienze maturate in campo nazionale e definire Linee di indirizzo tecnico omogenee e generali, senza interferire nelle competenze regionali in materia di programmazione e pianificazione.
Il Tavolo tecnico, organizzazione e obiettivi
Il Tavolo tecnico è attivo dal 23 novembre 2016 e i resoconti delle riunioni sono pubblicati sul sito web del Mattm al link: http://www.bonifiche.minambiente.it/. Al Tavolo partecipano i rappresentanti designati dalle Regioni e dalle Arpa/ Appa, oltre a rappresentanti di Ispra e Iss.
L’indice degli argomenti da sviluppare nelle Linee di indirizzo, condiviso dai partecipanti, è così articolato:
1. definizione dell’ambito di applicazione dell’inquinamento diffuso, chiara separazione dell’inquinamento diffuso dall’art. 242: coerenza e chiarezza nell’uso dei termini (es. nella definizione di sito contaminato e di inquinamento diffuso; modalità di valutazione del rischio sanitario-ambientale associato all’inquinamento diffuso)
2. determinazione del fondo (antropico o naturale): procedure amministrative e operative, criteri e linee guida per l’elaborazione dei Piani di gestione dell’inquinamento diffuso
3. criteri per l’identificazione/ delimitazione delle aree a inquinamento diffuso
4. rapporti tra le attività indicate dai Criteri per l’elaborazione dei piani per l’inquinamento diffuso del Snpa al par. 4.1.2 “Esame delle evidenze dello stato di inquinamento” e le indagini da eseguire ai sensi dell’art. 244 del Tua
5. rapporti tra piani di gestione dell’inquinamento diffuso e piani di tutela delle acque sotterranee
6. ruolo delle Asl, anche nell’ambito della valutazione di rischio
7. trasparenza (diritto di accesso alle informazioni ambientali) e corretta gestione dell’informazione ai cittadini, comunicazione del rischio
8. aspetti finanziari e risorse per l’esecuzione delle attività.
Gli argomenti da sviluppare in via prioritaria sono i seguenti:
• aspetti sanitari: i temi 6 (valutazione del rischio sanitario, ruolo delle Asl) e 7 (corretta gestione dell’informazione ai cittadini, comunicazione del rischio) con il coordinamento di Iss
• aspetti normativi: i temi 1 (definizione dell’ambito di applicazione) e 4 (rapporti fra l’esame delle evidenze dello stato di inquinamento (par. 4.1.2 Linee guida Snpa) e le indagini di cui all’art. 244 con il coordinamento del Mattm
• aspetti tecnico-applicativi: i temi 2 “determinazione del fondo ambientale (antropico o naturale): criteri/procedure operative” e 3 “criteri per la delimitazione dell’area” con il coordinamento del Sistema nazionale protezione ambientale.
Nel pieno rispetto dell’autonomia regionale in materia di pianificazione, i temi 5 (rapporti tra Piano di gestione e Piano di Tutela) e 8 (aspetti finanziari per l’esecuzione delle attività) sono stati affidati al tavolo interregionale costituitosi nell’ambito della Conferenza unificata… Continua a leggere in Ecoscienza 6/2017
Autrici: Laura D’Aprile1, Linda Rado2, Valentina Stefutti3, Francesca Benedetti3
1. Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm)
2. Unità di assistenza tecnica Sogesid presso il Mattm
3. Avvocato in Roma