L’unica risposta che si può dare alle fake news è di ordine culturale e a vario titolo ci vede tutti coinvolti: giornalisti e comunicatori, cittadini,
politici e scienziati. Vai su Micron all’articolo di Fabio Mariottini >
L’unica risposta che si può dare alle fake news è di ordine culturale e a vario titolo ci vede tutti coinvolti: giornalisti e comunicatori, cittadini,
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Articolo imbarazzante: chi dovrebbe proteggere l’ambiente e la salute assume le sfide per il futuro dal WEF (World Economic Forum); ormai a qualcuno può sembrare normale, ma è assurdo che siano gli interessi economici ad essere il riferimento e a dettare l’agenda per chi dovrebbe arginare la ricerca del profitto ad ogni costo.
Fortunatamente gli interessi dominanti, quelli che controllano il sistema mediatico, hanno fatto un errore a introdurre il tema delle fake news: i cittadini identificano la misinformation con le menzogne interessate dei giornalisti e degli “scienziati” compiacenti. La censura (in neolingua: “sistema di controllo della veridicità dell’informazione”) è il solo mezzo rimasto per impedire alla gente di ragionare con la propria testa, in piena libertà e senza tutoraggio dell’establishment. Altrochè reciproca fiducia tra istituzioni (screditate), mondo scientifico (screditato) e cittadini (sempre più consapevoli e diffidenti).