In un articolo di Micron si illustrano i risultati di alcuni studi, effettuati in Francia ed in Gran Bretagna, sul diffondersi di teorie complottiste e fake news, che trovano spazi non marginali nelle opinioni pubbliche.
La ricerca della Fondazione Jean Jaurè ha mostrato che il 21%, crede a più di 5 delle teorie cospirazioniste presentate nell’inchiesta stessa.
Il complottista tipo è qualcuno di meno di 35 anni, con basso livello di istruzione, appartenente alle classi sociali più fragili e traversato da un sentimento di scontento circa la propria esistenza.
È in rete che le teorie cospirazioniste circolano maggiormente e, come mostrato dalla ricerca, l’adesione a questo tipo di teorie è legata anche al grado di esposizione, ovvero più sono le volte che se ne sente parlare e più cresce la probabilità di farle proprie.
Le ricerche presentate poi mettono in relazione la propensione alla condivisione delle terorie complottiste con gli orientamenti politici, le caratteristiche sociali e psicologiche e l’atteggiamento nei confronti dei fenomeni soprannaturali.