In base agli ultimi dati del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente quasi il 90% delle acque di balneazione italiane sono in classe eccellente, insieme alle buone arrivano a livello nazionale al 94%. Poco meno del 2% sono classificate come scarse. È il risultato degli oltre 32.000 campionamenti effettuati dagli addetti del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente ogni anno da aprile a settembre su 4500 tratti di costa adibita alla balneazione, per garantire la qualità delle acque marine durante la stagione estiva.
L’attività di controllo dei nostri mari vede impegnati a vario titolo gli enti del Sistema SNPA – le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – nell’effettuare prelievi costanti lungo le coste, nonché attività di studio e ricerca per tutelare questa preziosa risorsa.
La classificazione delle acque di balneazione avviene in base alla normativa europea sulla base di 4 classi di qualità, da eccellente a scarso, con prelievi e analisi di laboratorio che vanno a certificare la presenza di batteri (Escherichia coli ed enterococchi intestinali) o di alghe potenzialmente tossiche. I dati dell’ultimo quadriennio (nel caso del 2022 saranno quelli 2018-2021) sono quelli che all’inizio della stagione balneare determinano il giudizio per l’anno in corso. Nei prossimi mesi Snpa diffonderà quelli per il 2022.