21 marzo 2025, Giornata nazionale del polline: la situazione dei pollini allergenici in Italia

Pollnet è una rete di monitoraggio del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa). Il suo campo di attività sono il monitoraggio e lo studio, in tutti i suoi molteplici aspetti, della componente biologica del particolato aerodisperso presente in atmosfera. Grazie a questo approccio multidisciplinare l’informazione prodotta è utile a perseguire obiettivi in campo ambientale (integrare il monitoraggio della qualità dell’aria, studiare la biodiversità vegetale, rilevare fenomeni legati al riscaldamento globale) e in campo sanitario (produrre informazioni utili nella diagnostica, nella clinica, nella terapia, nella ricerca e nella prevenzione di patologie allergiche respiratorie).

Ulteriori impieghi sono previsti anche in ambito agronomico e nella tutela dei beni artistici e architettonici.

La rete Pollnet fa parte del Sistema informativo nazionale ambientale e la sua attività è regolata dalle Linee guida per il monitoraggio aerobiologico – Pollnet.

Ispra e le agenzie regionali e provinciali del Snpa operano dal 2001 nel monitoraggio e valutazione di pollini e spore allergenici in Italia attraverso la Rete di monitoraggio aerobiologico Pollnet che conta 62 stazioni distribuite in 18 regioni.

Tutte le stazioni della rete sono gestite direttamente dalle Agenzie ambientali con l’eccezione del monitoraggio per la provincia di Trento, realizzato dalla Fondazione Edmund Mach come attività di supporto tecnico-scientifico per conto dell’Appa Trento, mentre, ad ampliare il livello di copertura spaziale contribuisce il Centro di monitoraggio aerobiologico e ambientale dell’Università di Roma Tor Vergata con i suoi dati per il Lazio.

Le stazioni della rete di monitoraggio aerobiologico Pollnet rilevano, ogni giorno, le concentrazioni in aria di circa 80 taxa (tra famiglie e generi) di pollini e spore ma sono sette le famiglie botaniche che rappresentano i principali pollini allergenici rilevabili sul territorio italiano: Asteraceae, Betulaceae (distinte in Betuloideae e Coryloideae), Oleaceae, Cupressaceae-Taxaceae, Poaceae e Urticaceae. 

Di queste in particolare vengono calcolate le rispettive stagioni polliniche che si susseguono e sovrappongono l’una all’altra senza soluzione di continuità. Per ciascuna di queste famiglie, viene inoltre calcolato l’Integrale pollinico annuale, che rappresenta la somma delle concentrazioni giornaliere, registrate nell’anno di riferimento, di un determinato tipo di polline e l’Integrale pollinico allergenico (la somma degli Integrali pollinici annuali delle sette le famiglie botaniche sopracitate, v. Figura 1).

Figura 1. Integrale pollinico allergenico 2024

In base al calcolo degli Integrali pollinici annuali, la Rete Pollnet Snpa ha individuato le cinque famiglie o sottofamiglie maggiormente presenti, in media nel 2024, su tutto il territorio italiano.

In ordine decrescente di concentrazione media (v. Figura 2) queste sono:
Cupressaceae/Taxaceae (il cui genere più rappresentativo è il Cipresso), Urticaceae (Ortica e Parietaria), Poaceae (comunemente conosciute come graminacee), Coryloideae (nocciolo, carpino e altri) e le Oleaceae (olivo, frassino, ligustro).

Figura 2. Famiglie botaniche più presenti in Italia nel 2024

Inoltre, gli operatori della Rete Pollnet Snpa monitorano quali famiglie botaniche presentino un maggior numero di giorni rossi nell’arco dell’anno, ovvero un alto livello di concentrazione di granuli pollinici in aria secondo i valori di riferimento nazionali.

Nel 2024 trenta siti hanno registrato oltre 150 giorni con alte concentrazioni polliniche, prevalentemente nel Centro – Nord Italia, di questi sei siti hanno superato i 200 giorni rossi in un anno (v. Figura 3).

Figura 3. Famiglie botaniche più presenti in Italia nel 2024

Il sito della Rete Pollnet, rinnovato nel 2024, offre documenti di approfondimento e bollettini settimanali dei livelli di concentrazione dei principali pollini allergenici, con dati di tendenza per la settimana successiva.

Vista la complessa biodiversità vegetale del nostro paese e il mutamento delle temperature medie stagionali registrate negli ultimi anni, il lavoro della Rete Pollnet risponde alla necessità di indagare la tendenza delle concentrazioni in aria dei pollini allergenici non solo durante la primavera ma in tutti i mesi dell’anno.

Il monitoraggio aerobiologico. Tra patrimonio naturale e intelligenza artificiale. Webinar promosso da Ispra e dalla Rete tematica Snpa POLLNet per il 21 marzo 2025, Giornata nazionale del polline.

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