Il 16 febbraio scorso la Rete CUG Ambiente ha ripreso i lavori, rinnovando i propri vertici. In questi anni di attività, i Comitati unici di garanzia delle Agenzie ambientali hanno realizzato molti degli obiettivi previsti dalla normativa vigente.
Il bilancio è certamente positivo, come positivo è il modo lavorare insieme come gruppo, come Rete. Con queste premesse e forti del recente mandato, prosegue l’impegno per rendere sempre più concreti gli obiettivi e le sfide che i tempi in cui viviamo e le recenti normative di riforma della Pubblica amministrazione pongono in evidenza.
Diamo uno sguardo alla nostra quotidiana realtà di semplici cittadine e cittadini, oltre che di lavoratrici e lavoratori, per accorgerci che siamo immersi in vere e proprie problematiche sociali e culturali che fanno riferimento a mancanza di parità e di pari opportunità, di benessere, di attenzione alle discriminazioni.
Di conseguenza registriamo sempre più – anche perché le donne hanno un po’ più di coraggio e denunciano – comportamenti di relazione scorretti e molesti, che vengono ora alla luce grazie all’applicazione di normative europee recepite nel nostro ordinamento proprio per arginare molestie sessuali nei luoghi di lavoro e il fenomeno del mobbing.
Un dato su tutti, riportato dai media a proposito di molestie, ci atterrisce: l’Istat recentemente ha rilevato che oltre 8.000.000 di donne nel corso della loro vita sarebbero state vittime delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro.
Dal nostro punto di vista dobbiamo riconoscere che dalla loro istituzione i CUG e le Direzioni generali hanno compreso la necessità di attivare politiche aziendali di tutela, di formazione e di informazione, dando inizio così a un percorso che ha evidenziato la necessità di avvalersi di una figura professionale esperta, dedicata al tema molestie e al fenomeno del mobbing. Infatti molte Agenzie e Ispra si sono dotate della figura della consigliera di fiducia quale migliore risposta per la gestione di specifici casi.
Va inoltre sottolineato che, nel panorama della Pubblica amministrazione, le nostre Agenzie si sono positivamente distinte, investendo nella prevenzione e cogliendo la necessità di arginare eventuali fenomeni di malessere e di cattivi comportamenti, in modo moderno e realistico per mantenere il benessere delle persone e del clima interno utile a migliorare la produttività e le relazioni umane con particolare attenzione nella correttezza di comportamenti, di linguaggio e di rispetto verso la persona nel suo insieme.
In questi delicati passaggi è utile ricordare che molte Agenzie ambientali e Ispra hanno approvato il Codice di condotta.
La Rete in questi anni è stata un vero e proprio laboratorio, dove ogni CUG e, di riflesso, ogni Amministrazione ha potuto beneficiare di un continuo confronto costruttivo e di un vero e concreto scambio di esperienze, di buone pratiche. La Rete insomma si è rivelata una fonte preziosa per ricchezza di contenuti e creatività e per sperimentare diverse prospettive di soluzione.
In particolare, i progetti di telelavoro realizzati dalle Agenzie più preparate e più sensibili su questo tema hanno, per effetto domino, contagiato positivamente molte altre realtà agenziali, al punto tale che oggi stiamo assistendo ad un proliferare di progetti tendenti a realizzare il telelavoro domiciliare e delocalizzato.
Sostenuta anche dalla recente riforma della Pubblica Amministrazione, la Rete si sta ora preparando per condividere l’ambizioso progetto sullo smart working. In questo senso vanno tutte le attese di molte lavoratrici e lavoratori che intravedono in questa nuova modalità di lavoro un nuovo modo di vivere la professionalità non disgiuntamente dalla cura delle proprie necessità personali e/o familiari. In questo la Rete sarà nuovamente luogo di studio e di scambio delle migliori pratiche che le nostre Direzioni generali vorranno attivare, a testimonianza che il confronto e il dialogo restano i migliori strumenti per arricchire le nostre comunità e per farci progredire e migliorare anche come persone, come cittadine/i oltre che professionalmente.
A cura di Maria Rosa Caporali, Arpa Lombardia – presidente Rete Cug Ambiente Snpa
*Riferimenti normativi: La figura del Consigliere/a di Fiducia è stata prevista nella Raccomandazione della Commissione europea 92/131 relativa alla Tutela della dignità delle donne e degli uomini sul lavoro e dalla Risoluzione A3‐0043/94 del Parlamento europeo. Un cenno al Consigliere di Fiducia viene fatto anche nell’Accordo quadro europeo sullo stress lavoro correlato dell’8 ottobre 2004. La fase di recepimento delle direttive comunitarie antidiscriminatorie (dir. 2000/43, 2000/78, 2002/73) e l’approvazione del testo unico di salute e sicurezza (d.lgs. 81/2008), hanno reso sempre più evidente la centralità di una simile professionalità chiamata ad attuare un codice di condotta e di prevenzione adottato da un datore di lavoro pubblico o privato.
Altre risorse
Rete Cug Ambiente
Bello e se vi molestano con odori tossici sotto casa a chi lo denunciate per non passare da matti?
Può segnalarlo all’Amministrazione comunale e all’Arpa per gli opportuni controlli.