Pubblicato di recente un aggiornamento dei criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di forniture/servizi per cartucce, stampanti e apparecchi multifunzione per ufficio e per il servizio di stampa gestita. Dal 7 novembre sono infatti in Gazzetta i nuovi CAM (criteri ambientali minimi) approvati dal ministero per l’Ambiente lo scorso 17 ottobre. Nello specifico, in attuazione del Codice dei contratti pubblici (Dlgs 50/2016, art. 34), riguardano:
- CAM per le forniture e i servizi di cartucce (di toner e a getto di inchiostro) e per il servizio integrato di ritiro i cartucce esauste nonché quello di preparazione per il riutilizzo e fornitura di cartucce rigenerate
- CAM per le forniture e i servizi di stampa gestita, di noleggio di stampanti e apparecchiature multifunzione per ufficio e di acquisto o leasing di stampanti e apparecchiature multifunzione per ufficio.
Per facilitarne l’applicazione, sia dal lato domanda, sia dal lato offerta, i provvedimenti entrano in vigore 120 giorni dopo la pubblicazione (6 marzo 2020) e da tale data sostituiscono i Cam previgenti (allegato 2 Dm 13 febbraio 2014 “Forniture di cartucce” e allegato 2 del Dm Ambiente 13 dicembre 2013 “Personal computer portatili e da tavolo, stampanti, fotocopiatrici, apparecchiature multifunzione per ufficio“).
Il primo decreto stabilisce nelle specifiche tecniche una quota minima del 30% di cartucce toner e a getto di inchiostro rigenerate, che definisce in maniera puntuale (all’art. 2) come le “cartucce derivanti da un processo di preparazione per il riutilizzo, vale a dire dalla sostituzione delle parti usurate o mal funzionanti di cartucce esaurite e dal successivo riempimento con polvere di toner o inchiostro, in conformità a quanto indicato nelle norme tecniche DIN 33870-1; DIN 33870-2; DIN 33871-1; DIN 33871-2”. Tali cartucce devono essere in possesso di etichetta ambientale di tipo I (conforme alla norma UNI EN ISO 14024) e devono avere resa e qualità di stampa equivalente a quella delle cartucce originali. Sono poi previsti limiti ed esclusioni per diverse sostanze pericolose nelle polveri di toner e inchiostri, limiti che si applicano anche per cartucce originali.
Tra i criteri premianti si segnala l’assegnazione di punti tecnici proporzionali in funzione della percentuale superiore al 30% di cartucce rigenerate fornite in possesso di marchi conformi allo standard a UNI EN ISO 14024 come Der Blaue Engel, Nordic ecolabel, Umweltezeichen o equivalenti. Un altro criterio premiante è l’attuazione di sistemi di gestione ambientale e/o di sistemi per la gestione etica delle catene di fornitura. Il criterio fa riferimento per le cartucce non rigenerate alla Registrazione EMAS, alla certificazione UNI EN ISO 14001 e alla certificazione SA 8000 per gli aspetti sociali. Tale criterio si applica sia alle forniture, sia al servizio di ritiro e rigenerazione. Inoltre, per il servizio le clausole contrattuali prevedono che l’attività venga gestita conformemente ai CAM in merito all’esclusione di sostanze pericolose e per la resa e la qualità di stampa.
Per quanto riguarda il secondo decreto, la principale novità è la regolamentazione del servizio di stampa gestita. Il servizio è “finalizzato all’ottimizzazione dei processi di stampa mediante la riduzione e razionalizzazione del numero di stampe e copie ed idoneo dimensionamento delle stampanti ed apparecchiature multifunzione”, infatti viene favorito il monitoraggio dei consumi e il corretto utilizzo delle attrezzature d’ufficio.
Relativamente ai Cam delle apparecchiature da acquistare o noleggiare, si è tenuto conto del progresso tecnologico nella definizione di più stringenti requisiti di efficienza energetica e nell’introduzione di criteri ambientali, quali i limiti di emissioni di inquinanti in ambiente confinato, per migliorare la salubrità nei luoghi di lavoro. Inoltre vengono valorizzate altre funzionalità che consentono di evitare stampe superflue.
Tra i criteri premianti, si evidenzia quello relativo alla promozione di una gestione virtuosa e trasparente dei rifiuti elettrici ed elettronici prodotti dalla stazione appaltante, che “mira a utilizzare e diffondere tecniche e tecnologie innovative presenti nel territorio, grazie alle quali è possibile recuperare, in sicurezza, anche preziose materie prime, in ottica di sostenere modelli di economia circolare.”
I nuovi CAM promuovono la diffusione di modelli di economia circolare, sia favorendo l’utilizzo di materiali rigenerati e di apparecchiature usate o la riduzione di utilizzo di materiali, sia prevedendo, in luogo della fornitura, l’affidamento di un servizio che, nel caso delle cartucce, consente di ottimizzare la filiera del recupero e dei riutilizzo favorendo la creazione di economie circolari a livello locale, con “vantaggi economico-occupazionali territoriali e con ulteriori benefici ambientali derivanti dalla razionalizzazione della logistica delle merci”.
A cura di Emanuela Venturini, Arpae Emilia-Romagna