Quante donne e quanti uomini lavorano nel Sistema nazionale di protezione ambientale? Tra i dirigenti si evidenziano differenze di genere? Le agenzie hanno interrogato se stesse per rispondere a queste e altre domande.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Comprende 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – e l’obiettivo 5 è raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.
Seppur contando su dati parziali, in quanto hanno risposto 13 enti su 22, è possibile offrire un primo quadro di insieme sulla situazione in Ispra e nelle agenzie ambientali, aggiornato al 31 dicembre 2017.
La tabella riporta i dati divisi per agenzie e i numeri totali, così che il lettore possa farsi un’idea complessiva.
Come dato totale sui dipendenti, con 3.971 su 3.643 prevalgono le donne sugli uomini. In 8 agenzie (compresa Ispra) le donne sono più numerose degli uomini (51,8%), con punte intorno al 60% in Emilia-Romagna e nelle Marche.
Se però andiamo a verificare la situazione più in dettaglio, distinguendola fra il personale dirigente e quello del comparto, si può notare che la realtà cambia significativamente: nel complesso le donne sono infatti 324 (44,6%) e gli uomini 402. Solamente in tre regioni, Emilia-Romagna, Toscana e Campania le donne sono in numero maggiore degli uomini nelle posizioni dirigenziali.
Il contratto part time è presente in tutte le agenzie che hanno risposto ad eccezione di una che non ha dato indicazioni. Sono le donne a usufruirne di più rispetto agli uomini, sono 637 contro 147.
Un’ulteriore istituto è stato recentemente introdotto per favorire la conciliazione tra vita privata e il lavoro. Si tratta del telelavoro che assume due diverse forme: domiciliare, quando il dipendente svolge l’attività lavorativa (prevalentemente o per alcuni giorni a settimana) presso la propria abitazione, oppure da sede decentrata se da sede aziendale diversa rispetto a quella di appartenenza. Tre agenzie ne hanno evidenziato l’impiego.
per cortesia vorrei chiedere la fonte dei dati riportati nella tabella in merito alla voce telelavoro.
specifico che in ARPA Lombardia è presente e attivo il Regolamento per il Telelavoro domiciliare sperimentale, approvato nel 2014 e dal 2015 sono attivi 12 postazioni di telelavoro 10 per genere femminile e 2 per genere maschile.
grazie molte
Grazie per la segnalazione, i dati sono stati forniti da Arpa Lombardia, comunque abbiamo provveduto ad integrare la tabella con i dati forniti.
Buon 8 marzo
Arpa Veneto fanalino di coda come percentuale di donne dirigenti: meno della metà degli uomini! Peggio di noi solo Bolzano
Buongiorno, i dati in tabella non sono completi, non leggo ARPA PUGLIA.