“Le nostre acque – il nostro futuro!” È questo il tema dell’evento organizzato il 19 febbraio dall’Appa Bolzano per informare Comuni, cittadini e gruppi di interesse sui contenuti del Progetto di Piano di tutela delle acque altoatesine. Video informativo.
I cambiamenti climatici e il crescente incremento della domanda di acqua nei settori turistico, agricolo, e nel quotidiano, costituiscono una nuova sfida anche per l’Alto Adige, dove finora è stato sempre possibile soddisfare il fabbisogno idrico grazie ad una situazione naturale abbastanza favorevole e anche ad una gestione attenta e sostenibile delle risorse.
L’acqua, gestione ancora più sostenibile
La qualità dell’acqua dei corpi idrici è messa a repentaglio da vari pericoli, sia naturali sia dovuti all’uomo: si pensi all’aumento crescente della domanda di acqua nel settore turistico, in campo agricolo, nel tempo libero, nella vita quotidiana e per scopi energetici, ad una gestione disattenta degli ambienti fluviali, all’immissione di sostanze inquinanti nelle acque e, non ultimo, alle conseguenze difficilmente prevedibili del cambiamento climatico, per cui a periodi di forte siccità ne susseguono altri di abbondanti precipitazioni. Il fabbisogno di acqua quotidiano sta crescendo in virtù anche di un mutamento del nostro tenore di vita e in futuro questa risorsa assumerà un’importanza strategica ancora maggiore. Risulta quindi necessario provvedere ad una gestione ancora più sostenibile e solidale di questa importantissima risorsa. Di qui l’esigenza di disporre anche in Alto Adige di uno strumento programmatico, il Piano di tutela delle acque, che definisca oltre alle misure per il raggiungimento e mantenimento dello stato di qualità dei corpi idrici, una strategia per un utilizzo di questa preziosa risorsa in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente soprattutto per le generazioni future.
La presentazione pubblica del Piano a cura degli esperti dell’Appa Bolzano è avvenuta nel corso dell’evento “Le nostre acque – il nostro futuro” che si è tenuto a Bolzano il 19 febbraio.
Il Progetto di Piano di tutela delle acque
Il Piano di tutela delle acque, che costituisce un piano stralcio al Piano di Utilizzazione delle Acque pubbliche del 22 giugno 2017, soddisfa a livello provinciale le prescrizioni della direttiva quadro europea sulle acque 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque. L’obiettivo principale della tutela delle acque è di raggiungere o mantenere il “buono o elevato stato ecologico” oltre al “buono stato chimico” di tutte le acque superficiali. Per le acque sotterranee vale il mantenimento e raggiungimento del buono stato chimico e quantitativo.
Il Piano di tutela delle acque esaminerà e monitorerà le acque entro le scadenze 2021 e 2027 e attuerà tutte le azioni e le misure necessarie per il raggiungimento dei suddetti obiettivi.
“In Alto Adige – sottolinea l’assessore all’ambiente ed energia Giuliano Vettorato – la situazione dei 297 corsi d’acqua con un bacino imbrifero maggiore di 10 kmq e nei nostri laghi è già buona, e su alcune piccole criticità che riguardano perlopiù alcune fosse si sta già intervenendo. In considerazione dell’importanza della risorsa idrica, solo un’azione condivisa da tutte le parti interessate consentirà il raggiungimento e mantenimento dell’obiettivo di avere uno stato buono in tutti i corsi d’acqua entro il 2027, data fissata dalla direttiva europea”.
In sette volumi, il Piano di tutela delle acque tratta tutti i temi importanti riguardanti questa risorsa: fiumi, laghi, acque sotterranee e acque reflue. I relativi documenti sono disponibili sul sito web dell’Appa Bolzano.
Entro fine marzo osservazioni dei cittadini
Il Progetto di Piano di tutela delle acque, approvato dalla Giunta provinciale il 30 dicembre nel corso dell’ultima seduta del 2019, è stato pubblicato il 30 gennaio 2020 sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige. Da questa data è dunque avviata la procedura di approvazione prevista dalle normative provinciali, nel corso della quale i cittadini e i portatori di interesse hanno 60 giorni di tempo per presentare le loro osservazioni in forma scritta ai Comuni oppure all’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima. Entro i 60 giorni successivi i Comuni esprimono il loro parere, tenendo conto delle osservazioni ricevute. Il Progetto sarà quindi sottoposto al parere del Comitato ambientale, per ritornare in Giunta provinciale per l’approvazione finale.