Durante il lockdown migliorata la qualità dell’aria in Alto Adige. Con il calo del traffico dimezzato il biossido di azoto a Bolzano, Merano e lungo l’A22 rispetto al valore medio nello stesso periodo degli ultimi dieci anni. Stabili le polveri sottili. Questi gli esiti di uno studio realizzato da Appa Bolzano. Video su YouTube.
Le limitazioni dei movimenti delle persone e delle merci, introdotte per l’emergenza sanitaria Covid-19, hanno portato, a partire dalla seconda metà di febbraio, ad un progressivo calo del traffico (che si è stabilizzato su valori bassissimi fino a Pasqua per poi aumentare di nuovo gradualmente nella seconda metà di aprile) con conseguente diminuzione degli inquinanti e miglioramento della qualità dell’aria anche in Alto Adige. È quanto emerge dallo studio, realizzato dal Laboratorio Analisi aria e radioprotezione dell’Appa Bolzano.
Monitorati gli inquinanti legati al traffico
Gli esperti del Laboratorio Analisi aria e radioprotezione di Appa Bolzano hanno confrontato i dati della qualità dell’aria rilevati a partire da gennaio fino a fine aprile 2020 con quelli registrati nello stesso periodo degli ultimi 10 anni. Il monitoraggio ha interessato gli inquinanti più direttamente legati al traffico: il biossido di azoto (NO2), il monossido di azoto (NO) e le polveri fini (PM10). I dati sono stati registrati nelle stazioni di misura in piazza Adriano e via Claudia Augusta a Bolzano, in via Trogmann a Merano e lungo l’autostrada del Brennero vicino ad Egna, posizionate in zone decisamente trafficate e in cui si è molto prossimi o sopra la soglia annuale di NO2 di 40 microgrammi/m3.
Da metà marzo a metà aprile dimezzati valori di NO2
“Dai risultati delle nostre misure emerge che nel periodo di lockdown spinto con il blocco degli spostamenti, ovvero tra metà marzo e metà aprile, il valore medio di biossido di azoto (NO2) si è dimezzato sia a Merano che a Bolzano rispetto allo stesso periodo dei dieci anni precedenti. La concentrazione di monossido di azoto (NO) si è ridotta a un terzo del valore tipico del periodo, mentre le polveri sottili (PM10) sono rimaste sostanzialmente invariate”, afferma Luca Verdi, direttore del Laboratorio Analisi aria e radioprotezione. Questo conferma che gli ossidi di azoto sono strettamente legati al traffico stradale, molto più delle polveri sottili, causate da molteplici fattori, di cui il traffico non è il più importante. Infatti, l’andamento delle concentrazioni di PM10 in atmosfera è influenzato da fenomeni di trasporto che possono avere origine anche in altri paesi, come il trasporto di polveri da deserti.”
Per capire se questi dati rilevati fra metà marzo e metà aprile siano giustificati solo dal cambio di stagione, visto che ogni anno si osserva una diminuzione di NO2 da gennaio ad aprile, è stato necessario confrontare il valore medio di NO2 giorno per giorno degli ultimi 10 anni. “Dal confronto è emerso”, spiega ancora Luca Verdi, “che mentre in gennaio e febbraio 2020 i valori sono in linea con gli anni precedenti, nel periodo di lockdown, dal 16 marzo al 19 aprile, la concentrazione media di NO2 è circa la metà di quella media degli ultimi dieci anni: passa da 38 µg/m³ a 21 µg/m³ in via Claudia Augusta a Bolzano, da 30 µg/m³ a 16 µg/m³ via Trogmann a Merano e da 52 µg/m³ (media degli anni 2017-2018-2019) a 25 µg/m³ lungo l’autostrada del Brennero, nel comune di Egna.”
Puntare su mobilità più sostenibile
Da quanto emerge dallo studio di Appa Bolzano, anche in Alto Adige la riduzione degli spostamenti di persone e merci e di conseguenza del traffico stradale per le restrizioni legate all’emergenza sanitaria covid-19 hanno prodotto un indubbio miglioramento della qualità dell’aria. Con l’avvio della fase 2 dell’emergenza non sarebbe opportuno che si prediliga l’auto privata per gli spostamenti. La Provincia di Bolzano, accanto ai mezzi del trasporto pubblico, punta a sostenere l’uso di mezzi alternativi, in particolare la bicicletta. Nella sua ultima seduta del 5 maggio la Giunta provinciale ha deciso di avviare una collaborazione fra i dipartimenti mobilità, economia, sanità e ambiente per definire un pacchetto speciale di misure per la mobilità ciclistica in favore sia dei privati che delle aziende.
Insieme per un’aria migliore
“I dati attuali non consentono di fare alcuna previsione sul rispetto dei limiti annuali di NO2: dipende da come evolveranno le emissioni e da come si svilupperà la meteorologia”, precisa Verdi sottolineando: “Una cosa tuttavia è certa: se le emissioni da traffico aumentano, la qualità dell’aria peggiora immediatamente e i dati più recenti riferiti al periodo dal 20 al 30 aprile, la fase delle prime aperture, purtroppo confermano questa previsione.” Questo anche a dimostrazione del fatto, che l’inquinamento da biossido d’azoto è strettamente legato al settore del trasporto e in particolare alla presenza di veicoli diesel. L’Appa Bolzano invita quindi tutti i cittadini ad assumere comportamenti virtuosi (andare a piedi, in bici, rinunciare se possibile all’auto privata) che incidono tantissimo e in tempi brevi sulla qualità dell’aria che respiriamo.
I valori misurati in continuo dalle stazioni di misura della rete provinciale sono disponibili in tempo reale sul sito web di Appa Bolzano sotto il tema “Aria”.
Versione del video in lingua tedesca
Emergenza COVID-19 e qualità dell’aria in Alto Adige
Lo studio del Laboratorio Analisi aria e radioprotezione (Download)
Versione dello studio in lingua tedesca (Download)