Attualmente in Alto Adige sono attivi 48 depuratori che ogni anno trattano dai 60 ai 70 milioni di m3 d’acqua. Ottime le prestazioni, sempre meno il consumo di energia. Video su YouTube.
Negli ultimi decenni la Provincia di Bolzano ha investito molto per la realizzazione dei depuratori e della rete fognaria. In Alto Adige i primi impianti di depurazione biologici sorsero negli anni ’70, il primo grande impianto di questo tipo fu costruito a Naturno per 15mila abitanti. “Attualmente circa il 98% di tutti gli abitanti equivalenti del territorio altoatesino è allacciato agli impianti di depurazione pubblici tramite la rete fognaria – afferma Ernesto Scarperi, direttore dell’Ufficio tutela acque dell’Agenzia provinciale per l’ambiente di Bolzano.”
Grazie al forte impegno che Provincia, Comuni e gestori degli impianti mettono nella manutenzione e negli interventi costanti per garantire lo standard di queste strutture, la qualità della depurazione delle acque in Alto Adige è ad un livello elevato.
(GNews Production su incarico dell’Appa Bolzano, novembre 2017)
Il tema della depurazione delle acque in Alto Adige è stato al centro di un convegno tecnico dal titolo “25 anni di Kläranlagennachbarschaften (KAN)” o “Incontri di vicinato”, tenutosi a Lana il 23 novembre ed organizzato dall’Appa Bolzano in collaborazione con il consorzio austriaco Österreichischer Wasser- und Abfallwirtschaftsverband ÖWAV.
Nel corso del convegno, accanto agli aspetti tecnici del trattamento delle acque, si è tracciata una breve storia degli incontri di vicinato, dei quali proprio quest’anno ricorrono i 25 anni.
Per ulteriori informazioni:
– comunicato stampa dell’Agenzia di stampa e comunicazione della Provincia di Bolzano
– sito web dell’Appa Bolzano
(NaF)