In Alto Adige i laghi connotano il paesaggio e sono ecosistemi straordinari dall’elevato potenziale rigenerativo. Proteggerli è una priorità. Per questo nel Piano di tutela delle acque sono previste varie misure atte a tutelare questo patrimonio naturale.
In Alto Adige vi sono circa 500 laghi. Tutti questi specchi d’acqua, sia di montagna che di pianura, costituiscono straordinari ecosistemi che modellano il paesaggio, ospitano un’ampia varietà di habitat per numerosi animali e piante e per questo sono molto importanti per la conservazione della biodiversità. In aggiunta, la loro presenza costituisce un valore per il territorio essendo anche importanti luoghi di ritrovo nel tempo libero. La Provincia di Bolzano è impegnata da sempre a tutelare questo patrimonio naturale e a preservare il buono stato delle acque sia dal punto di vista chimico che ecologico.
Il Piano di tutela delle acque
In base alla direttiva quadro europea sulle acque l’obiettivo principale della tutela delle acque è di raggiungere o mantenere oltre al “buono stato chimico” il “buono o elevato stato ecologico” di tutte le acque superficiali. In tal senso il Piano di tutela delle acque, predisposto da Appa Bolzano, oltre a descrivere la situazione attuale dei laghi, indica misure da attuare per raggiungere e mantenere il relativo stato di qualità entro il 2027, ovvero nell’arco del prossimo periodo di osservazione, al fine di una gestione più sostenibile dal punto di vista ambientale. Particolare attenzione è dedicata ai 18 laghi d’interesse provinciale, fra i quali vi sono i laghi più estesi e i laghi balneabili. “Solo un’azione condivisa da tutte le parti interessate consentirà il raggiungimento e il mantenimento dell’obiettivo di mantenere la qualità ecologica di questo patrimonio naturale o di ripristinarla” sottolinea l’assessore all’ambiente della Provincia di Bolzano, Giuliano Vettorato.
Misure di tutela
Una delle misure previste dal Piano di tutela delle acque per migliorare o mantenere il buono stato ecologico dei laghi altoatesini riguarda la definizione di specifiche fasce ripariali di rispetto per 12 laghi che si basano su una serie di disposizioni già in atto. In queste fasce valgono le stesse regole severe che sono prescritte per le fasce attorno ad un corpo idrico larghe 10 metri: è interdetta la costruzione di strutture, quali ad esempio piattaforme, è vietato stoccare prodotti quali concimi e pesticidi e aprire fosse. Per il lago di Caldaro e per il lago di San Valentino alla Muta sono addirittura previste nuove fasce di protezione.
Un’altra misura riguarda la regolamentazione del numero massimo consentito di imbarcazioni da noleggio per i laghi. Infine, sono definite nuove norme per le derivazioni idriche dai laghi naturali.
Grandi laghi
I laghi con maggiore estensione sono stati sottoposti ad una specifica analisi di pressione. In particolare, sono stati analizzati i cambiamenti morfologici del corpo idrico, la presenza del pericolo di apporti diffusi o puntuali di sostanze nocive e/o di nutrienti. Inoltre, è stata verificata la presenza di specie aliene e se vi fossero cambiamenti idrologici e/o derivazioni idriche nonché utilizzi intensivi. Altresì, è stata verificata la qualità dell’acqua di questi laghi per mezzo di analisi biologiche e chimiche.
Sono definiti grandi laghi il lago di Resia, il lago di San Valentino alla Muta, il lago di Vernago, il lago di Gioveretto, il lago di Zoccolo, il lago di Caldaro, il lago di Carezza, il lago di Braies e il lago di Anterselva. Solo il lago di San Valentino alla Muta e in parte il lago di Caldaro presentano uno stato sufficiente. Gli altri 7 raggiungono, invece, lo stato buono, come richiesto dalla direttiva quadro europea sulle acque. Il lago di Carezza presenta addirittura uno stato ecologico elevato, che purtroppo nel 2019 non è stato confermato. Alcuni laghi sono stati inseriti nell’elenco delle aree protette, fra questi vi sono il lago di Caldaro, il lago di Anterselva e il lago di Braies.
Laghi balneabili
In Alto Adige vi sono 8 laghi balneabili: il lago di Varna, il lago di Fiè, il lago di Santa Maria o Tret, il lago di Costalovara, il lago grande di Monticolo, il lago piccolo di Monticolo, il lago di Caldaro e il lago di Favogna. La balneabilità delle acque di questi laghi è sottoposta a controlli regolari da parte del Laboratorio biologico dell’Appa Bolzano. Queste misure permettono ai cittadini e ai turisti di fare il bagno in acque sicure e controllate. Durante la stagione balneabile, pertanto, questi laghi sono sottoposti regolarmente ai controlli relativi agli indicatori fecali e alla presenza di tossine prodotte dai cianobatteri. Infatti, in presenza di elevate temperature e anche per l’apporto di nutrienti quali il fosforo, questi batteri presenti nelle acque lacustri proliferano in modo esponenziale. Negli ultimi quattro anni, in tutti gli otto laghi balneabili altoatesini, non si è verificato il superamento dei valori limite. Solo nel lago di Fiè e nel lago di Caldaro è stata accertata un’elevata presenza di cianobatteri.
Tutti i documenti riferiti alla bozza di Piano di tutela delle acque sono disponibili sul sito web di Appa Bolzano nella sezione dedicata.