Piante esotiche: l’importanza del monitoraggio continuo

La peste d’acqua di Nuttall “Elodea nuttallii” è una pianta alloctona classificata come “specie invasiva di rilevanza unionale” (Regolamento UE 1143/2014). L’importazione, il commercio, la coltivazione e il trasporto di questa pianta sono vietati. Se viene rilevata la presenza di Elodea nuttallii, devono essere adottate misure di eradicazione e di controllo della specie. È inoltre necessario effettuare un monitoraggio per prevenire la diffusione incontrollata della pianta.

La peste d’acqua di Nuttall “Elodea nuttallii” è una pianta alloctona classificata come “specie invasiva di rilevanza unionale” (Foto: Appa Bolzano)

Nel 2022 primo avvistamento nel laghetto di Rablà

In Alto Adige, nella primavera del 2022 Elodea nuttallii è stata rilevata per la prima volta nel laghetto di Rablà (frazione di Parcines presso Merano). Per ridurre il rischio di un’ulteriore diffusione, il livello dell’acqua del lago è stato abbassato e nel punto di eflusso è stata installata una griglia, che è stata pulita quotidianamente. Le piante nel laghetto sono state falciate, rimosse manualmente e smaltite. Successivamente, l’area del laghetto e la vicina sorgente “Gamper” sono state temporaneamente riempite mentre il letto del torrente è stato modificato per aumentare la velocità del flusso.

Nel 2022 primo avvistamento della pianta invasica Elodea nuttallii nel laghetto di Rablà, frazione di Parcines presso Merano (Foto: Appa Bolzano)

Elodea nuttallii al centro di una tesi di laurea

Poiché il laghetto di Rablà defluisce nel fiume Adige, c’era il rischio che frammenti di Elodea nuttallii potessero entrare negli affluenti e che la pianta potesse diffondersi ulteriormente. Questo aspetto è stato analizzato in modo approfondito in uno studio avviato nell’estate 2024 nell’ambito di una tesi di laurea triennale, sotto la supervisione del Laboratorio biologico di Appa Bolzano.
Campioni d’acqua e materiale vegetale sono stati prelevati dal laghetto di Rablà e dagli affluenti del fiume Adige lungo tutta l’asta del fiume Adige nel territorio della provincia di Bolzano e analizzati in laboratorio con metodi di biologia molecolare. Nel corso della loro vita le piante rilasciano, infatti, frammenti di DNA nell’ambiente. La ricerca di questo eDNA (environmental DNA – DNA ambientale) nell’acqua fornisce indicazioni sulla presenza di piante nei corpi idrici. Le analisi molecolari sono state integrate anche da determinazioni tradizionali delle piante al microscopio.
Nel laghetto di Rablà non è stato possibile rilevare la pianta invasiva né con l’eDNA né con i metodi tradizionali in nessuno dei quattro campionamenti effettuati nell’estate 2024; tuttavia, non si può escludere con certezza una ricomparsa del problema. Le indagini negli affluenti lungo il fiume Adige hanno portato, invece,  alla scoperta della presenza di Elodea nuttallii nel Rio Molino di Marlengo.

Avviati da gennaio 2025 i lavori di rivitalizzazione

La rivitalizzazione del laghetto di Rablà può ora ricominciare gradualmente. Grazie alla realizzazione di una lanca, si creerà uno specchio d’acqua naturale. La sponda meridionale sarà resa accessibile al pubblico per attività ricreative. Verranno, inoltre, creati habitat per la ricolonizzazione naturale dei pesci.

Il progetto è il risultato di una stretta collaborazione tra l’Agenzia provinciale per la protezione civile, la Ripartizione provinciale Natura, Paesaggio e Sviluppo del Territorio, la Ripartizione provinciale Servizio forestale, il Comune di Parcines, i volontari dell’Associazione pescatori di Parcines, sotto il coordinamento del Laboratorio biologico di Appa Bolzano.

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