Il Consiglio regionale di Basilicata ha approvato a maggioranza il ddl di riordino della disciplina dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata (Arpab).
Armonizzare la legge regionale sulla riforma Arpab, risalente al 2015, alla normativa nazionale, la legge 132 del 2016, e intervenire per superare carenze, inefficienze e difficoltà di gestione verificatesi nel corso del tempo anche a seguito del mutato contesto socio-economico della Basilicata: questi gli obiettivi del disegno di legge che, oltre a svolgere attività per la protezione dell’ambiente, concorre al perseguimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile e della riduzione del consumo di suolo.
Viene stabilito che gli organi sono il direttore generale e il collegio dei Revisori dei conti.
Entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge saranno avviate le procedure di costituzione degli organi e per garantire la completa operatività dell’Agenzia, la Giunta nominerà un commissario straordinario scelto tra i dirigenti generali della Regione.
L’Agenzia, organizzata in una struttura centrale regionale, con competenze amministrative e tecnico-scientifiche, con sedi in Potenza, Matera e Metaponto, avrà la possibilità di istituire ulteriori sedi solo se indispensabili per il corretto funzionamento dell’Agenzia.
Il direttore amministrativo in carica decade con la imminente nomina del commissario straordinario e il direttore tecnico scientifico in carica decade con la nomina del nuovo direttore generale. Quest’ultimo esercita tutti i poteri di direzione e gestione dell’agenzia, ne ha la rappresentanza legale, garantisce ed è responsabile dell’attuazione delle attività previste nei piani annuale e triennale.
Il Comitato tecnico, adesso denominato Comitato di indirizzo e programmazione permanente, svolge funzione di supporto al dipartimento regionale competente in materia di ambiente. A farne parte sono, oltre ai dirigenti generali dei dipartimenti Ambiente e Sanità della Regione: un rappresentante tecnico designato da ciascuna amministrazione provinciale, i responsabili dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali, un rappresentante dell’Anci regionale (o un suo delegato), il Presidente e il Vicepresidente della Commissione competente per materia, il sindaco o un suo delegato dei Comuni, di volta in volta interessati, ove si verifichino emergenze ambientali o igienico-sanitarie di competenza dell’Agenzia Regionale per la protezione ambientale.
Novità: alle sedute del comitato possono partecipare, senza diritto di voto, anche due rappresentanti delle associazioni ambientaliste più rappresentative che abbiano svolto documentata attività sul territorio regionale.
Con questo nuovo disegno di legge si stabiliscono scadenze inderogabili per la presentazione dei piani e il loro raccordo agli atti e indirizzi prioritari proposti dalla Giunta.
Saranno, altresì, contemplate attività di elaborazione dati, di informazione e conoscenza ambientale, di studio e ricerca applicata anche nel campo delle tecnologie ecologicamente compatibili, di prodotti e sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale.
Collegato al Ddl è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si “impegna la Giunta regionale a destinare, nell’ambito delle disponibilità di bilancio, ulteriori risorse finanziarie al fine di attuare gli studi per l’area marina protetta costa di Maratea”.
Nell’evidenziare che il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha annunciato uno stanziamento di 2 milioni di euro per n.4 aree marine protette da istituire, tra cui quella di Maratea, si sottolinea che con tale atto trova compimento un processo iniziato negli anni ’90.
La Direzione generale uscente di Arpa, nel corso della dell’audizione del 02/01/2020 presso la II Commissione Consiliare Permanente della Regione Basilicata, in merito al DDL, ora approvato dal Consiglio, aveva evidenziato vari aspetti critici.