Al via il kick-off del Centro di Monitoraggio Ambientale di Basilicata ufficializzato nei giorni scorsi con la firma del contratto, di durata biennale, tra Arpab e il Raggruppamento Temporaneo di Imprese, leader nel settore del Monitoraggio Ambientale.
L’attività in outsourcing della gestione, del supporto operativo, della manutenzione preventiva, correttiva ed evolutiva del Centro di Controllo (di seguito “CdC”) e delle reti di Monitoraggio Idrologiche e Meteorologiche, delle Frane, del Rumore e della Radioattività, del Laboratorio Mobile Acque e del Sodar-Rass, (di seguito “Rete di Monitoraggio” o “RdM”) in esercizio ad ARPA Basilicata consentirà l’indispensabile ammodernamento della rete di monitoraggio attualmente esistente e la sostituzione di parte delle centraline di monitoraggio con altre di più sofisticata tecnologia.
Questo revamping obiettivo prefissato da dieci anni, chimera per molti, realtà soltanto oggi grazie all’azione propulsiva del Commissario straordinario e alla sinergia con l’Assessore all’Ambiente ed Energia che ha consentito lo sblocco della “Linea C” del Piano industriale Masterplan, fonte del finanziamento.
La scelta dell’outsourcing realizza una gestione aziendale all’avanguardia e garantisce il ”core business” dell’Agenzia ovvero il monitoraggio ambientale, la validazione e presentazione dei dati certi in tempo reale attraverso l’utilizzo di un’avanzata tecnologia digitale costituita da un sistema su rete GSM/GPRS e l’installazione su ogni stazione di monitoraggio di un modem con scheda SIM che trasmette i dati al Centro di Controllo del CMA con frequenza prefissata.
Il CMA consentirà di avere un quadro esatto delle matrici ambientali in Basilicata, aspetto di grande rilevanza, considerato l’impatto che gli esiti del monitoraggio hanno sulle politiche ambientali regionali, sulla salute e la qualità della vita dei cittadini, e di fornire al decisore politico tutti gli strumenti necessari per il controllo e la prevenzione dei rischi ambientali e degli eventuali pericoli che possano determinare fattori avversi per l’ambiente o la popolazione.