L’allarme incendi è una delle maggiori criticità che l’intero sistema di protezione civile regionale deve affrontare durante la stagione estiva, ed è anche per questo motivo che, in base alla legge 353/2000 (Legge-quadro in materia di incendi boschivi) ed alla sua normativa regionale attuativa (Legge regionale 51 del 2017), viene annualmente predisposto dalla Regione Calabria, con il supporto di diversi enti a vario titolo competenti, il Piano Anti Incendi Boschivi.
Alla realizzazione di quanto previsto da questo documento di programmazione partecipa anche l’Arpacal, attraverso il suo Centro Funzionale Multirischi, fornendo il suo supporto tecnico-scientifico grazie alla mole di dati ed informazioni ambientali che acquisisce dalla propria rete di stazioni meteoclimatiche sparse sul territorio regionale.
Come in ogni stazione estiva, infatti, il Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal diffonde il bollettino previsionale di suscettività all’innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi, per come previsto dalla delibera regionale con cui annualmente viene approvato il Piano Antincendi Boschivi (AIB) e le sue modalità attuative.
Il Centro Funzionale dell’Arpacal, quindi, attraverso il Bollettino quotidiano – diffuso ai comuni calabresi e condiviso attraverso il sistema dei Media e social – fornisce indicazioni utili agli enti coinvolti nella gestione degli incendi boschivi nonché alle autorità locali di protezione civile.
Le previsioni della suscettività sono predisposte non solo sulla base delle condizioni meteoclimatiche, ma anche sulla base della vegetazione, dello stato fisico e di uso del suolo, nonché della morfologia e dell’organizzazione del territorio.
Il bollettino (MAIB) realizza una previsione sulle aree di allerta, stimando il valore medio della suscettività all’innesco su un arco temporale utile per le successive 24 – 36 ore.
I livelli di pericolosità individuati nel bollettino sono: pericolosità bassa, se l’evento può essere fronteggiato con i soli mezzi ordinari e senza particolare dispiegamento di forze; pericolosità media , quando l’evento deve essere fronteggiato con una rapida ed efficiente risposta del sistema di lotta attiva; pericolosità alta , nei casi in cui l’evento può raggiungere dimensioni tali da richiedere quasi certamente il concorso della flotta aerea statale.
Oltre alla parte descrittiva il bollettino è composto da una mappatura geografica a colori in cui le campiture assumeranno il colore rosso per la pericolosità alta, giallo per la pericolosità media e verde per la pericolosità bassa. I livelli di pericolosità sono individuati mediante il supporto dei modelli previsionali a disposizione del Centro Funzionale con particolare riferimento al sistema Dewetra in dotazione alla rete dei Centri Funzionali. Tali modelli tengono conto delle più recenti uscite previsionali per quanto riguarda i parametri meteoclimatici, nonché delle caratteristiche territoriali in termini di uso del suolo, stagionalità della vegetazione e grado di umidità dei terreni e della vegetazione stessa.