“La nostra agenzia ha raggiunto un importante obiettivo, che ci rende sempre più parte integrante della rete nazionale dei laboratori accreditati del sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA). Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento, ha concluso presso la nostra sede di Reggio Calabria il ciclo di audit di transizione alla nuova norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 dei Laboratori Arpacal. La visita ispettiva di Reggio Calabria ha consentito inoltre di raggiungere l’obiettivo dell’accreditamento di due ulteriori laboratori di prova della sede: il Laboratorio Bionaturalistico Tossicologico ed il Laboratorio Chimico Acque/Aria con tre prove sulla matrice acqua: Conducibilità, Batteri Coliformi/Escherichia Coli, e metalli pesanti”.
E’ quanto dichiara in una nota il direttore generale dell’Arpacal, dott. Domenico Pappaterra, in merito alla transizione alla nuova norma ed all’estensione dell’accreditamento da parte dei due laboratori reggini dell’Agenzia ambientale calabrese.
“La grande notizia che mi inorgoglisce – continua Pappaterra – non è soltanto l’acquisizione dell’accreditamento dei laboratori di Reggio Calabria , già di per sé un fatto importante per un’agenzia ambientale, ma il completamento di un percorso che, grazie ai laboratori delle sedi di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria ha permesso il raggiungimento della transizione alla nuova norma 170252:2018 nonché l’approvazione, sempre da parte di Accredia, di un sistema di gestione unico a livello regionale”.
Il Gruppo di lavoro “Qualità” di Arpacal – guidato dalla dr.ssa Sonia Serra, direttore del Centro regionale Sistemi di Gestione Integrati Qualità e Ambiente – ha tenuto il passo con l’evoluzione normativa implementando efficacemente il Sistema di gestione, attraverso una ristrutturazione e riorganizzazione di tutta la documentazione al fine di adeguarla ai nuovi requisiti, per una migliore affidabilità dei dati analitici ed una maggiore efficienza.
Occorre ricordare, infatti, che con questa norma tecnica si dà maggiore enfasi a concetti quali imparzialità, riservatezza, trasparenza nei riguardi del cliente; si focalizza l’attenzione sull’analisi di rischio e sulle opportunità da cogliere nell’ambito del sistema di gestione dei laboratori e si fornisce una strutturazione più puntuale dei requisiti riguardanti la competenza del personale, con un occhio attento alla crescente informatizzazione dei processi.
“Il mio ringraziamento va a tutti i dipendenti Arpacal, che a vario titolo hanno partecipato a questo importante percorso di crescita della nostra agenzia. Un gruppo di tecnici ed amministrativi altamente professionalizzati, supportati dal GdL Qualità di Arpacal – dott. Gianluca Manna, d.ssa Emanuela Barillari, dott. Alberto Belvedere e dott. Camillo Marchio – che da molti anni lavorano, insieme alla d.ssa Sonia Serra, in un campo assolutamente strategico quanto delicato per le agenzie ambientali. Come è noto, infatti, l’accreditamento è un elemento di maggiore autorevolezza e affidabilità delle prove analitiche di un agenzia ambientale”.
La dorsale laboratoristica dell’Arpacal, nei tre dipartimenti storici di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, è ora nelle condizioni di poter fare un nuovo salto di qualità sul solco del costante miglioramento che caratterizza da anni il sistema di garanzia della qualità dell’agenzia ambientale calabrese.
Nello specifico tecnico, le prove per le quali i laboratori della sede di Reggio Calabria, precisamente il Laboratorio Bionaturalistico Tossicologico ed il Laboratorio Chimico Acque/Aria, hanno ottenuto l’accreditamento, sono:
– Conducibilità/Conductivity in Acque destinate al consumo umano /Drinking waters , Acque di scarico/Waste waters, Acque sotterranee/Ground waters, Acque superficiali/Surface waters (Metodo APAT CNR IRSA 2030 Man 29 2003);
– Batteri coliformi/Coliform bacteria, Escherichia coli/Escherichia coli in Acque destinate al consumo umano/Drinking waters, Acque di pozzo/Well water, Acque naturali/Natural waters (Metodo UNI EN ISO 9308-2:2014);
– Antimonio/Antimony, Arsenico/Arsenic, Cadmio/Cadmium, Cromo/Chromium, Manganese/Manganese, Nichel/Nickel, Piombo/Lead, Selenio/Selenium in Acque destinate al consumo umano/Drinking waters, Acque sotterranee/Ground waters, Acque superficiali/Surface waters (Metodo UNI EN ISO 17294-2:2016).