È partito da Napoli “Bust Busters” (Acchiappa-Buste): un progetto di recupero complessivo dell’eco-sistema partenopeo che ha come protagonisti i giovani, siano essi studenti, volontari o ragazzi che hanno vissuto esperienze di disagio e di devianza.
L’iniziativa vede insieme: Archeoclub d’Italia, MareNostrum, Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Arpa Campania, Asia, Dipartimento di Giustizia Minorile e Comune di Napoli.
I gruppi di lavoro misti, con attrezzature e strumenti messi a disposizione dai Partner, ripuliscono periodicamente (15-30gg) la superficie dell’intero specchio d’acqua del Borgo Marinari di Napoli dopo essere stati formati alle tecniche della subacquea. All’esito della fase sperimentale, infatti, saranno formati due equipaggi di giovani Bust Busters che potranno essere impiegati, a chiamata, anche in altri contesti operativi secondo i costi di mercato. Le attività sono realizzate in collaborazione con il Rotaract Distretto 2101 e con il sostegno della gran parte dei soggetti sia Commerciali che Associativi che insistono sullo stesso specchio d’acqua.
Tra gli ultimi eventi, lo scorso novembre, nel cuore di un contesto geologico unico quale quello dell’area flegrea di Nisida, alcuni ragazzi dell’area penale accompagnati dai palombari della Marina Militare hanno effettuato la loro prima immersione finalizzata al recupero dei rifiuti depositati sui fondali. I giovanissimi sub hanno ricevuto il brevetto di primo livello ma l’obiettivo è quello di arrivare alla qualifica OTS (Operatore Tecnico Subacqueo) che potrà offrire loro in futuro delle opportunità lavorative.
Ecco allora un esercito di giovani animati dalla stessa volontà di essere protagonisti di un’impresa utile, in controtendenza alla moda del semplice consumo e utilizzo degli spazi e delle risorse della propria città.