Lo studio propone una metodologia di calcolo per la progettazione di un’ isola ecologica condominiale che accolga i rifiuti in attesa dei prelievi del servizio di raccolta e che preveda anche una compostiera per la trasformazione dell’umido in ammendante per i suoli. Vengono ripercorsi i passaggi per la scelta dimensionale dell’isola ecologica e dell’apparecchiatura, il calcolo del compost prodotto ed il suo utilizzo, l’allestimento dell’impianto, i presidi adottati e la procedura autorizzativa da seguire.
Ecco l’articolo pubblicato sulla rivista Arpa Campania Ambiente.
pagg.18-19
Mi sembrano un bel pò sballati i pesi specifici e pure le percentuali considerate dei soli rifiuti raccolti p.a.p. rapportate alla intera produzione media giornaliera che includerebbe a mio avviso, anche ingombranti raee materassi ,inerti etc.etc
La finalità dello studio eseguito (determinare volumetrie rispettivamente di compostiera, di ciascuna tipologia di rifiuto da allocare nell’isola e dei rispettivi cassonetti, tra l’altro disponibili sul mercato con volumetrie standard abbastanza distanti tra loro, 240-660-1100 litri), richiedeva calcoli a “vantaggio di sicurezza”. Sono state volutamente non considerate le altre tipologie di rifiuti richiamate, che tra l’altro incidono sul totale per poco meno del 5%, e pertanto ritenute da un lato trascurabili e dall’altro concorrenti ad una “progettazione in sicurezza”. Nel corpo del testo è stata data ragione del peso specifico adottato per ciascuna tipologia di rifiuto considerata, come “indicativo e variabile in funzione dell’addensamento”.