L’impegno dell’Arpa Campania per le indagini sui terreni della cosiddetta “Terra dei Fuochi” riceve un importante riconoscimento istituzionale, assegnato dal Ministro della Transizione Ecologica a coloro che si distinguono per attività meritorie e altamente qualificate nell’interesse della tutela ambientale. Nella foto, Fulvio Mamone Capria, capo della segreteria del ministro Roberto Cingolani, ed Emma Stea, direttrice generale Risorse umane e acquisti del Ministero, consegnano il diploma di benemerenza in materia ambientale a Teresa de Majo (Area territoriale di Napoli – coordinamento delle attività per la Polizia giudiziaria e Autorità giudiziaria), Sergio Nardò (Area territoriale di Napoli – UO Acque reflue, monitoraggio acque interne e marino costiere) e Francesco Russo (Area territoriale di Napoli – UO Suolo e siti contaminati). I tecnici dell’Arpa Campania sono stati insigniti dell’importante riconoscimento insieme ai Carabinieri del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Napoli.
L’assegnazione di queste benemerenze in materia ambientale si inquadra nell’ambito del lavoro svolto dall’Agenzia nell’ambito dei comuni delle province di Napoli e Caserta interessati da significativi fenomeni di gestione illecita dei rifiuti. In particolare, vengono premiate le attività di supporto specialistico coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli e Direzione distrettuale antimafia nel territorio di Caivano-Acerra in provincia di Napoli, finalizzate ad accertare eventuali effetti di contaminazione nel suolo, acque sotterranee e derrate alimentari dei terreni destinati all’agricoltura, a causa di interramenti e smaltimenti illeciti di rifiuti anche mediante abbruciamenti. Inoltre, a seguito dell’entrata in vigore della legge 6 del 2014, con l’attivazione di uno specifico Gruppo di lavoro a livello nazionale, l’Arpa Campania ha partecipato in maniera determinante alle attività di indagine sui terreni dei novanta comuni della cosiddetta “Terra dei fuochi”, finalizzate alla classificazione di rischio e alla verifica dell’idoneità dei terreni per la coltivazione di prodotti agroalimentari. Un lavoro di indagine accurato, che rappresenta un modello di intervento esportabile anche in altre aree ed è stato prevalentemente finalizzato a prevenire rischi legati a locali contaminazioni dei terreni.