I controlli di luglio sulla qualità delle acque di balneazione in Campania

Sono 425 i campionamenti in mare che l’Arpa Campania ha effettuato a luglio 2023 per valutare la qualità delle acque di balneazione e assicurare la fruibilità delle coste campane secondo quanto prevede la normativa. In totale dall’inizio del monitoraggio stagionale a tutt’oggi sono stati prelevati dai tecnici dei Dipartimenti agenziali costieri a bordo della flotta gestita e coordinata dalla Uo Mare Arpa Campania ben 1635 campioni di diversa tipologia tra quelli ordinari e straordinari, di cui il 3,7% ha dato esiti non conformi ai limiti normativi dei parametri microbiologici indagati per definire la balneabilità dell’intero litorale regionale (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali).

Relativamente al solo mese di luglio gli sforamenti dai valori di legge sono stati registrati nelle acque riportate nella seguente tabella.

Tab.1 – Acque di balneazione in Campania con esiti non conformi del monitoraggio di luglio 2023.

Come rappresentato, le non conformità mensili hanno riguardato in provincia di Napoli l’isola di Ischia nel Comune di Serrara Fontana per un malfunzionamento della condotta sottomarina e la costiera sorrentina (Massalubrense, Sorrento e Piano di Sorrento) per motivi occasionali rientrati ai prelievi successivi. Esiti negativi anche nel Comune di Pozzuoli nel tratto di mare in località Lucrino e in due acque di balneazione del litorale oplontino di Torre Annunziata. Da evidenziare che nelle giornate immediatamente precedenti le date dei campionamenti, non si sono verificati fenomeni piovosi che potrebbero aver attivato i tubi di troppo pieno con conseguente sversamento in mare di contaminanti, situazione che in genere rappresenta la criticità principale dello stato di salute del mare in Campania. Nel salernitano un solo esito sfavorevole è stato registrato alla foce del collettore di Campolongo a Battipaglia.

Fig.1 – Anomalia colorazione mare a Napoli

Tutti i consequenziali divieti temporanei alla balneazione emanati con apposite ordinanze dai Sindaci di pertinenza sono poi stati revocati in esito alla comunicazione di Arpac di risultati entro i limiti normativi dei campioni aggiuntivi effettuati nei punti di rete identificativi delle acque interessate e in punti a distanza crescente da essi per delimitare l’eventuale fenomeno inquinante.

Una particolare attenzione nel corso del mese di luglio è stata rivolta all’alterazione dell’aspetto del mare del Golfo di Napoli in termini di colorazione a partire dal 9 luglio e per tutta la settimana a seguire. Le acque hanno assunto un atipico colore verde, torbido e intenso (Fig.1), distribuito uniformemente nella città di Napoli sia lungo tutto il tratto di mare destinato alla balneazione, km 7,225 (Tab.1), che in quello non adibito all’uso balneare perché comprendente aree portuali e in divieto permanente alla balneazione, km 7,711.

Tab.2 – Acque di balneazione del Comune di Napoli adibite all’uso balneare oggetto dello studio sulla colorazione anomala

Allo scopo di caratterizzare l’evento, già verificatosi in altri casi a parità di condizioni meteoclimatiche, ARPAC in data 10 luglio ha tempestivamente attivato controlli straordinari ad hoc, impegnando mezzi e personale oltre a quelli già addetti ai campionamenti in mare per lo svolgimento del programma di sorveglianza sulla qualità delle acque di balneazione svolto a norma di legge (d.lgs.116/08) lungo il litorale della Campania.

Nello specifico sono stati effettuati campionamenti emergenziali nelle acque della rete di monitoraggio (Tab.2 – DGR . n.137 del 21.03.2023) denominate Posillipo, Donn’Anna, Lungomare Caracciolo, Piazza Nazario Sauro, Via Partenope, per valutare le condizioni igienico-sanitarie attraverso determinazioni analitiche microbiologiche (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali) per escludere un’eventuale contaminazione di origine fecale e nel contempo sono stati prelevati campioni aggiuntivi per effettuare analisi qualiquantitative del fitoplancton, al fine di caratterizzare la fioritura algale e verificare una possibile presenza di fitoplancton potenzialmente tossico.

Tab.3 – Esiti prelievi di emergenza in acque di balneazione del Comune di Napoli interessate dal fenomeno della colorazione anomala

Sono state inoltre eseguite  misure di rilievo in ambito marino-costiero con l’ausilio di sonda multiparametrica (Fig.2) per rilevare nei punti di interesse altri parametri  (temperatura, salinità, clorofilla, ossigeno, torbidità, ph) atti a  definire il profilo chimico-fisico e lo stato trofico del tratto di mare in questione  e a supporto di tutte le attività messe in essere sono state prese in debita considerazione anche le  analisi satellitari per rilevare l’evoluzione cromatica delle acque del periodo considerato, anche in confronto ad altre stagioni balneari. (Figg. 3,4).

Fig.2 – Sonda multiparametrica

Tutte le risultanze tecnico-analitiche, dato il particolare interesse mediatico suscitato da un tale anomalia del mare, sono state trasmesse all’utenza  tramite  comunicati stampa Arpac giornalieri pubblicati anche sul sito agenziale nelle date del  10, 11 e 12 Luglio 2023. In merito alla concentrazione dei parametri microbiologici determinanti la balneabilità (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali) non sono stati registrati valori superiori ai limiti normativi in materia di acque di balneazione (D.lgs 116/2018) e pertanto sono stati esclusi eventuali rischi sanitari derivanti da inquinamento di origine fecale.

Le analisi di laboratorio, svolte dal Laboratorio Mare del Dipartimento Provinciale di Napoli di Arpa Campania, hanno invece evidenziato una cospicua fioritura fitoplanctonica di una microalga non tossica, appartenente al phylum Chlorophyta (alghe verdi), classe Prasinophyceae ritenuta responsabile della colorazione verde. La particolare fioritura di tale microalga ha trovato conferma anche dai dati chimico-fisici rilevati dalla sonda multiparametrica soprattutto per quanto attiene la misura della clorofilla, temperatura, ossigeno e salinità.

In esito ai risultati ottenuti e considerando l’analogia con fenomeni della stessa tipologia verificatisi in eguali condizioni meteo-marine del periodo estivo le cause dell’intorbidamento e dell’intensa colorazione verde sono state addotte, in prima analisi, alla stabilizzazione di un regime di alta pressione di origine africana (“bolla africana”) che ha presumibilmente rallentato il normale ricambio delle acque del Golfo impedendone il rinnovamento. La scarsa circolazione dell’acqua in un’area caratterizzata da elevati apporti di nutrienti, unitamente all’elevato riscaldamento dello strato superficiale del mare, hanno con molta probabilità potuto determinare l’abbondante proliferazione del fitoplancton responsabile della colorazione anomala accentuata dalle alte temperature superficiali del mare e dallo scarso idrodinamismo delle acque.

Fig.3 – EU Copernicus Sentinel 2 – 6-9 luglio 2023
Fig.4 – EU Copernicus Sentinel 2 – 12 luglio 2019

Come di consueto anche nel mese di luglio, nel rispetto della normativa di settore, l’informazione su tutti i dati ottenuti dal monitoraggio è stata garantita mediante la pubblicazione in tempo reale degli esiti analitici sulle piattaforme digitali dedicate alla balneazione del Ministero della Salute e di Arpac. Tutti i dati sono consultabili anche sulla app “Arpac Balneazione” per dispositivi mobili, rinnovata di recente e anche in versione inglese, e dal 2021 per i casi più salienti tramite il profilo Twitter dell’Agenzia. Il monitoraggio proseguirà fino a settembre; sui portali e sull’app indicati sono disponibili i dati più aggiornati.

Emma Lionetti, Arpa Campania
e.lionetti@arpacampania.it

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